Colesterolo cattivo, soglia diminuita a 100: attività fisica e alimentazione per non rischiare

di | 13 Set 2016

Non bisogna sfidare la vita oltre il dovuto. Esagerando, prima o poi ti consegna il conto, e quando si tratta di salute, il conto può essere davvero salatissimo. Magari neppure te ne rendi conto, forse non chi hai mai pensato, ma il tuo modo di mangiare ed il tuo stile di vita possono davvero incidere più o meno negativamente sul tuo organismo.

Passare ore a mangiare contenuti ricchi di grassi, condurre una vita estremamente rilassata, dove il solo sport che conosci è sederti sul divano, non è per nulla salutare. Non solo, aggiungiamoci anche i vizi più comuni come l’alcol ed il fumare ed ecco che il colesterolo prima o poi si ritorcerà contro, con risultati decisamente poco piacevoli per la vostra salute.

Il colesterolo è una sostanza grassa oltremodo fondamentale per il nostro organismo, tuttavia qualora si presentasse in elevate quantità nel sangue potrebbe essere molto dannoso. In pratica quando mangiamo un alimento il grasso viene assorbito dall’intestino per poi essere successivamente distribuito al resto del corpo al fine di essere utilizzato per la nostra produzione energetica.

Viene trasportato attraverso il sangue in microscopiche placche, quando il grasso diventa eccessivo, eccedendo le dimensioni massime consentite, le stesse vanno ad ostruire le arterie, con tutte le conseguenze cardiovascolari che ne conseguono. Questa chiaramente è solo una spiegazione molto approssimativa di cosa sia il Colesterolo, ma rende l’idea in modo semplice.

Cambiati i valori del colesterolo cattivo Ldl

Fino ad oggi gli esperti avevano fissato il limite del colesterolo cattivo Ldl  a 190 mg, stando alle nuove linee guida presentate al congresso della Società europea di cardiologia (Esc), il valore è stato ridotto a 100mg, il che porterebbe molte persone fino ad oggi “sane” a ritenersi allertate, dunque prestare maggiore attenzione al proprio stile di vita. Secondo le nuove indicazioni è fondamentale avere il colesterolo in un range tra 70 e 100, al momento rimanendo solo in Italia 1 su 5 si troverebbe in difetto con le nuove norme.

Fino ad oggi le indicazioni avevano variazioni a seconda del rischio del singolo soggetto legato alla familiarità, alle malattie cardiache e al proprio stato di salute. Il colesterolo cattivo in ogni caso non doveva mai superare i 190. Oltre ai classici medicinali e di fondamentale importanza cambiare la propria alimentazione e renderla più ricca di fibre e proteine diminuendo notevolmente grassi e carboidrati.

Il colesterolo può essere controllato

Il vantaggio del grasso nel sangue e che siamo direttamente responsabili, possiamo essere noi stessi a controllarne la diffusione sia in eccesso che in difetto, come? Senza dubbio con l’alimentazione, mangiare alimenti ricchi di grassi non aiuta sicuramente ad abbassare il colesterolo, vivere nel vizio e nell’ozio non aiuta a tenere sotto controllo il colesterolo. Insomma bisogna necessariamente cambiare il proprio stile di vita, effettuare periodici controlli medici ed iniziare a intrecciare una corretta alimentazione con del sano sport.

Non bisogna necessariamente privarsi di tutto o allenarti come Bolt. Inserire nella propria dieta: frutta, verdura, legumi e limitare i prodotti ricchi di grassi saturi come ad esempio i salumi. Anche i carboidrati devono essere assunti in maniera equilibrata, evitate enormi piatti di pasta insomma. Per quanto riguarda lo sport, anche una passeggiata di 20 minuti al giorno può risultare molto producente.

 

Prestare la giusta attenzione alla propria salute, effettuando periodicamente, soprattutto con l’avanzare dell’età, degli esami del sangue periodici che possano aiutare a tenere sotto controllo lo stato di salute del corpo è molto importante e può rendersi indispensabile per controllare se esistono valori che devono essere ridimensionati per evitare, in futuro, l’insorgere di patologie che possono contribuire ridurre l’aspettativa di vita. Anche praticare attività fisica aumenta il colesterolo ‘buono’ a scapito di quello ‘cattivo’. Una scelta resa indispensabile dalla necessità di combattere il problema del colesterolo alto già da quando rientra nei valori normali, evitando quindi di intervenire solo nel momento in cui raggiunge livelli preoccupanti.