Gioco del lotto: cos’è e chi l’ha inventato?

di | 10 Gen 2018

Il gioco del lotto è uno dei “rompicapo” che appassiona milioni di persone ogni giorno, grazie anche alla sua continua evoluzione e premiazione su tutti i fronti. Anche chi non conosce le regole, si fida del proprio istinto e va controcorrente giocando numeri fortunati o della propria data di nascita.

Chi è l’inventore?

In effetti non ci sono testimonianze di quando questo gioco possa essere iniziato e chi sia il padre di tale successo. Scritti vogliono che nel 1448  a Milano, esistessero le borse di ventura, ovvero una sorta di scommessa basate sulle regole odierne del lotto.

Bisognerà attendere sino al 1528, quando a Firenze emerge il primo banco dedicato al gioco del lotto. L’ammiraglio Andrea Doria a Genova, prese le regole del lotto e ne fece una sorta di gioco scommessa tra gli abitanti: chi avesse indovinato il nome dei cinque ammiragli designati, avrebbe ricevuto parte del compenso in suddivisione.

In Italia però tra il 1500 ed il 1800 il lotto venne più volte proibito e nuovamente permesso dai vari Pontefici che si susseguirono, tanto da farlo diventare illegale e giocato sotto banco (rendendolo ancora più affascinante).

Nel 1863 diviene uno dei giochi italiani più diffusi ed importanti, tanto da venire attribuite le famose ruote con i nomi delle città principali – in un primo tempo sei per poi aumentare.

Il 4 maggio del 2005 si ha l’ultima variazione con l’aggiunta della 11° ruota. Un gioco che dapprima era solamente con estrazione settimanale, oggi si vede con estrazione ogni 10 minuti.

In effetti sono molte le migliorie che sono state effettuate al gioco, rendendolo sempre più intuitivo e meccanizzato. Se una volta i numeri venivano scelti e comunicati in tempo reale, oggi il sistema computerizzato permette vincite numerose ogni giorno.

Per alcuni è semplice fortuna, mentre per altri si tratta di uno studio approfondito di numeri e combinazioni, realizzate nel tempo e tramandate di padre in figlio.