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Amanda Lear: età, carriera e biografia

Nata a Hong Kong nel novembre del 1939 e oggi ottantenne, Amanda Tapp si trasferisce in Francia giovanissima, per poi spostarsi a Londra. La sua passione per l’arte, coadiuvata da studi mirati, la portano a cominciare a lavorare come modella per stilisti del calibro di Paco Rabanne, Coco Chanel e Yves Saint Laurent con lo pseudonimo che la farà conoscere al mondo: Amanda Lear.

La sua figura androgina e i peculiari tratti del suo viso, uniti alla voce insolitamente profonda, portano alcuni addetti ai lavori a pensare, per anni, che in realtà il nome originario di quella che sarebbe diventata anche attrice e cantante, fosse Alain René Tapp, sottoposto a interventi mirati per cambiare sesso. Nonostante la stessa Amanda non abbia per decenni smentito queste voci maliziose sul suo conto, aumentando l’alone di mistero intorno a sé, le è bastato un servizio senza veli su Playboy per smentire questo dubbio una volta per tutte.

L’incontro con Salvador Dalì

Durante i primi anni da modella, negli anni ’60, avviene un incontro che sarà determinante per la sua carriera: è quello con il pittore surrealista Salvador Dalì, di cui sarà musa ispiratrice per oltre 15 anni. Il legame spirituale con il pittore è molto forte, e lui e sua moglie introducono Amanda nei salotti più prestigiosi di Parigi. Dalì non ha mai nascosto il suo legame profondamente spirituale con la donna, e successivamente la Lear confessa di esserne stata a sua volta segretamente innamorata. Tra i quadri di cui fu modella troviamo “Bateau Anthotropic”, “Hypnos” e “Venus in Furs”, tutti realizzati nello stesso decennio.

Il cinema e la relazione con David Bowie

Nello stesso periodo comincia a comparire in progetti cinematografici nei quali si distingue: il primo film che la vede nel cast è “Ne jouez pas avec le Martiens” (Non giocate con i Marziani), diretto da Henri Lanoe, nel quale interpreta un’aliena. Da allora la sua carriera si districa tra copertine di giornali e ruoli da attrice, ma Amanda trova anche il tempo per stringere una breve relazione con David Bowie. L’artista ha spesso dichiarato che il compianto cantautore britannico ha creduto sempre in lei, tanto da indurla a sviluppare le sue abilità di canto; inoltre, in un’intervista rilasciata al giornale di gossip Vanity Fair, ha ironizzato con affetto sul fatto che Bowie era spesso più truccato di lei, persino di notte: pare sia stato proprio lui a suggerirle di rendere ambigua la sua identità sessuale al fine di aumentare l’interesse intorno al suo personaggio.

La carriera come cantante

La voce di Amanda Lear, roca e profonda quasi come quella di un uomo, viene considerata sexy anche da produttori come Anthony Monn che la scrittura per ben 7 anni, producendo album che hanno un buon successo. Dal disco “I am a Photograph” vengono estratti singoli che arrivano nella top 10 anche in Italia e di cui, uno dei più famosi, è senz’altro “Tomorrow”. Gli anni ’70, quindi, la vedono impegnata soprattutto sul fronte musicale, ma non mancano partecipazioni a spettacoli e a film, tra cui l’interpretazione di un cameo in un insolito ed esilarante film-parodia su Hitler che vede tra i protagonisti Adriano Celentano.

Il matrimonio e gli anni ’80

Sul finire degli anni ’70 sposa il marchese Alain Philippe Malagnac d’Argens e comincia a interessarsi fortemente alla musica rock, dichiarando la sua grande ammirazione per la cantante americana Tina Turner. I successivi dischi, “Diamonds for Breakfast” e “Incognito”, però, non hanno il successo sperato. Parallelamente, non manca di partecipare a trasmissioni Mediaset come Premiatissima, su Canale 5, di cui è conduttrice. Nel 1984 scrive la sua biografia ufficiale e compare anche in alcune serie televisive francesi.

Dagli anni ’90 ad oggi

Negli ultimi decenni, Amanda Lear continua a comparire in trasmissioni televisive, film e a incidere album che hanno successi discontinui. Nel 2000 rimane vedova a seguito di un tragico incendio, ma non manca di stringere relazioni sentimentali successive, con il modello Manuel Casella e, più recentemente, con il giovane attore Anthony Hornez. Non mancano ruoli teatrali importanti (come nella commedia “Lady Oscar”) e sfilate sulle passerelle parigine, l’ultima delle quali per la sfilata d’addio di Jean-Paul Gaultier.

Marco:
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