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Arredi minimal: ecco come esaltano la casa e cosa fare per integrarli nei propri interni

L’arredamento minimal è una di quelle scelte che non passa mai di moda. La linearità e la semplicità delle forme, unita all’essenzialità e alla praticità rendono gli arredi minimal la scelta più amata per le persone pratiche. Ciononostante, non sempre è facile raggiungere un equilibrio perfetto tra arredamento minimal e sensazione di incompletezza. Nelle prossime righe vedremo quindi come fare per esaltare la casa con questo stile e come integrarlo alla perfezione con il resto degli arredi e degli accessori per uno stile unico e originale.

Per chi è pensato l’arredamento minimal?

Quando si parla di arredamento da una parte troviamo chi ama i dettagli, le decorazioni e tutto ciò che può contribuire a personalizzare e abbellire la casa. Dall’altra, chi vede nella semplicità e nel minimalismo la massima espressione della bellezza degli interni. Se appartenete a quest’ultima filosofia di pensiero, gli arredi minimal sono proprio quello che fa per voi. Non bisogna pensare a un ambiente spoglio o “incompleto”, ma piuttosto a degli accorgimenti che possono mettere in risalto la bellezza della casa nelle sue forme, nei suoi spazi e nella sua disposizione.

Inoltre, lo stile minimal è da sempre associato a una maggiore efficienza e, secondo recenti studi, a una maggiore felicità. Nell’ordine si riesce più facilmente a trovare ciò che si cerca, e non parliamo solo di oggetti. Uno spazio libero da ingombri inutili, da suppellettili prendi polvere e da decorazioni ridondanti aiuta la concentrazione e la produttività. Un aspetto da non sottovalutare, specialmente in un’epoca in cui lo smartworking è diventato una scelta obbligata. Ma come realizzare un ambiente minimal perfetto?

Come realizzare arredi minimal

Innanzitutto, chiariamo quali sono le caratteristiche principali degli arredi minimal:

  • forme geometriche, pulite e nette
  • colori neutri o comunque sobri
  • arredi e accessori ridotti al minimo indispensabile
  • assenza di oggetti inutili e decorazioni
  • materiali lisci al tatto, preferibilmente se naturali
  • funzionalità, praticità e sobrietà
  • integrazione al massimo con la domotica
  • spazi sfruttati al meglio

Parliamo quindi di spazi che danno un senso di pulito, ordinato, lineare, semplice ma allo stesso tempo ricercato. Lo stile minimalista si differenzia poi in diverse “sottocategorie”, da quello nordico a quello giapponese/zen a molte altre sfumature.

Da dove iniziare quindi? Il primo passo per realizzare un ambiente minimal è sicuramente quello di iniziare un imponente decluttering. Ciò significa che bisogna innanzitutto liberarci di oggetti e decorazioni superflue, magari  seguendo la filosofia promossa dalla scrittrice giapponese Marie Kondo.

Una volta fatto ordine e liberato lo spazio, si può passare ad analizzare i colori e la palette che compongono i nostri ambienti. Bisognerà quindi puntare a rendere omogenei i colori bilanciando tonalità neutre in base all’illuminazione e ai punti della casa su cui vogliamo puntare l’attenzione. Grigio, ghiaccio, bianco ottico, tortora, colori base che, volendo, si possono valorizzare con dettagli (essenziali) a contrasto con colori più accesi.

Infine, un must negli arredi minimal è lo spazio. Lo spazio libero deve essere al centro di ogni esigenza. Per questo motivo i mobili vanno disposti lungo le pareti, lasciando il passaggio il più possibile libero da ingombri. Uno dei concetti fondamentali di questo stile è infatti la contrapposizione dei vuoi con i pieni, che creano appunto quella sensazione di ordine e linearità che tanto affascina chi opta per gli arredi minimal.

 

Danila:
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