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Elvis Presley: morte, storia e biografia del cantante

Al mondo esistono diverse tipologie di generi musicali che hanno avute tante icone che li hanno poi resi famosi. Il “RE” del rock and roll, che ancora oggi non è stato spodestato, è Elvis Presley. Le sue canzoni e i suoi successi appassionano, si amano e infiammano. Nonostante siano passati oltre 50 anni dalla sua scomparsa, è innegabile che proprio Elvis Presley getta ancora tendenza e moda. Paragonandolo a Marilyn Monroe è uno dei “divi tristi” dove le domande sulla sua morte, hanno creato un idolo immortale.

Un giovanissimo cantante che ha creato un genere musicale unico. Un rivoluzionario e un progressista. Un artista a tutti gli effetti che è diventato un idolo intramontabile. In effetti è stato proprio lui a cambiare il destino della musica, ma dietro il grande artista, c’è una storia assurda, triste e una morte misteriosa.

La sua vita, tra alti e bassi

Elvis Presley nasce in una famiglia povera, molto povera, dove è stato tanto amato. Le condizioni familiari non hanno mai impedito di avere una infanzia felice. Legato alla madre, Gladys, donna molto credente e che gli fece conoscere la musica. Infatti, le “prime esibizioni”, se cosi le possiamo chiamare, furono nella Chiesa Evangelica della propria città.

A soli 8 anni gli venne regalata una chitarra, poiché era attratto da questo strumento musicale. La sua era una vera e propria ossessione. Si esibiva, da giovanissimo, in tanti concorsi locali e in breve decise di diventare un cantante.

A causa dei tanti problemi finanziari, la famiglia Presley, fu costretta a trasferirsi a Memphis in un quartiere molto povero. Questa città, estrosa, diversa e molto eccentrica, cambio la vita del giovanissimo Elvis Presley.

Amava seguire la moda, vestiva in modo particolare e cercava di essere un personaggio diverso, specialmente quando si esibiva nei locali. La multi etnia della cittadinanza, gli permise anche di ampliare la sua cultura musicale.

La storia del rock and roll

Il primo disco che incise Elvis Presley fu un regalo per la madre, ebbene si non parliamo di un contratto, ma di un regalo di compleanno. Il titolo del demo era “My Happiness”. Tuttavia, questa canzone piacque ad una casa discografica, la Sun Records, che si rese conto del talento del giovane cantante.

In seguito inizio a incidere i primi dischi e venne immediatamente apprezzato dal piccolo pubblico. Ora inizia la leggenda di Elvis. Sicuramente la sua eccentricità e ambizione gli permise di creare un personaggio che piaceva ai piccoli locali. Tuttavia questo non era sufficiente. Occorreva che fosse creato il divo, al pari dei grandi interpreti di Hollywood.

Elvis Presley era biondo di natura e lo tinsero di nero. La sua carnagione era pallida ed era costretto a un trucco che scurisse la sua tonalità. Fu costretto a una piccola ricostruzione del setto nasale. Un’operazione che era agli albori della medicina estetica. Si allenava circa 8 ore al giorno nei suoi balletti. Questo era il prezzo del successo, almeno era questo che spesso ripeteva nelle ultime interviste rilasciate.

La leggenda della morte di Elvis Presley

I fans credono ancora che il “RE” non sia morto. Ciò ha permesso di creare la leggenda che Elvis Presley si sia semplicemente ritirato dalle scene. Purtroppo, la sua morte avvenne nel 1977 venne ritrovato in stato di “overdose” da farmaci, agonizzante e cianotico. La corsa all’ospedale non servi poiché era in stato comatoso e morì poche ore dopo per un arresto cardiaco.

Maria C.:
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