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L’asilo nido in casa: come aprirne uno

In Italia sono sempre di più gli asili nidi in casa. Per chi li apre, possono essere una fonte di reddito, e per i genitori una risposta alle loro esigenze, se non riescono a trovare un posto negli asili pubblici. Ma come si riesce ad aprirli?

Come iniziare

Ogni Regione ha delle sue regole, per l’apertura degli asili nido in casa, e per sapere quali sono è importante consultare i bandi. Chi vuole avviare questo progetto, deve seguire un corso di formazione di 230 ore e cinquanta ore di tirocinio, in modo da apprendere conoscenze che riguardano non solo la legislazione, materie di pedagogia, pediatria, alimentazione, igiene, pronto soccorso e sicurezza.

L’attestato di questo corso di formazione è essenziale per chi ha un diploma o una laurea in pedagogia o scienze dell’educazione, e per chi ne è sprovvisto.

In aggiunta alla qualifica, chi vuole aprire un asilo nido dovrà ottenere la Scia (Segnalazione certificata di inizio attività) e un documento che dichiari che i locali in cui si intende aprire l’asilo sono idonei e salubri.

Come funziona l’asilo nido e come organizzarlo in casa

Si può aprire un asilo nido in casa se quest’ultima ha delle stanze adatte ad ospitare cinque o sei bambini (dieci in Abruzzo), di un età compresa tra i tre mesi e i tre anni. Nelle stanze destinate ad ospitare l’asilo, si dovrà avere abbastanza spazio in cui i bambini possano giocare e gattonare liberamente, e dovranno essere pulite, illuminate ed areate.

Gli orari dell’asilo sono prestabiliti dalle Regioni: in molte di esse si può arrivare a un massimo di dieci ore, ma in Piemonte o in Toscana non devono superare le quattro ore, ed in Puglia le sei.

Per quanto riguarda l’arredamento, degli ambienti, sui tavoli e qualsiasi altro mobile con delle sporgenze, devono essere applicati del paraspigoli e, se possibile, coprire le pareti con dei pannelli morbidi. La medesima stanza, può essere utilizzata come area di riposo, oppure si possono aggiungere dei letti piccoli in una camera a parte.

La cucina, dove verranno preparati i pasti, non solo dovrà essere approvata, ma dovrà trovarsi in una posizione lontana dall’area dove giocano i bambini.

L’aspetto economico

Prima di aprire un asilo, si dovrà tenere conto del proprio budget iniziale ed utilizzarlo al meglio. Per quanto riguarda i guadagni, a seconda della Regione e della struttura, si potrà ricevere un compenso da duecento o trecento euro mensili ad un massimo di seicento e settecento euro, a bambino.

In base al metodo di pagamento al gestore dell’asilo, tramite ritenuta acconto, partita IVA, etc, si potrà capire se e quanto bisogna pagare di tasse.

Marco:
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