Le pupille indicatori di intelligenza: più sono grandi più siamo intelligenti

di | 14 Mar 2017

Vuoi misurare la tua intelligenza? Semplice, basta misurare l’ampiezza della pupilla dell’occhio, maggiore è la sua dimensione, più una persona risulta essere intelligente, o quantomeno con una maggiore predisposizione all’apprendimento. Lo rivela uno studio eseguito al Georgia Institute of Technology e pubblicato sulla rivista Cognitive Psychology, secondo cui, esisterebbe una forte relazione tra le dimensioni della pupilla dell’essere umano e la sua capacità cognitiva.

Per arrivare a tali conclusioni, i ricercatori hanno sottoposto 512 soggetti americani ad una serie di test audio visivi, al fine di comprendere quanto l’occhio potesse avere un incidenza positiva sul nostro cervello. In maniera specifica i ricercatori hanno cercato di capire quanto il locus coeruleus, un’area che lega direttamente pupilla e cervello, potesse avere una stretta correlazione.

Memoria lavorativa ed intelligenza fluida

Gli esperimenti sottoposti ai soggetti sotto esame sono stati piuttosto elementari, basati essenzialmente su prove di tipo cognitivo, al fine di misurare  la “memoria di lavoro” e “l’intelligenza fluida”. Nel primo caso si tratta di una memoria temporanea, ad esempio se dobbiamo ricordare un numero o un racconto. L’intelligenza fluida invece sarebbe la capacità di pensare in maniera logica e risolvere i problemi in situazioni nuove. I test hanno dunque evidenziato come i maggiori risultati sono arrivati da coloro i quali avevano come caratteristica fisica la pupilla dell’occhio molto più estesa.

Il nesso col cervello – E’ possibile che dietro il nesso tra dimensioni oculari e intelligenza vi sia il rapporto che la pupilla ha con il cervello attraverso il locus coeruleus, la cui attività neurale è associata a modifiche della dimensione della pupilla. A sua volta il locus coeruleus è in comunicazione col lobo prefrontale, sede delle nostre funzioni cognitive superiori, dell'”intelligenza” appunto.