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Oscar 2016, vince “Inside Out”, miglior film d’animazione

Inside Out nella notte degli Oscar 2016 si aggiudica la statuetta per il miglior film d’animazione dell’anno. Il cartone animato prodotto dalla Pixar e diretto da Pete Docter ha sbaragliato la concorrenza a cominciare da “Anomalisa”, passando per “Il bambino che scoprì il mondo “,, “Shaun, vita da pecora – Il film”, per finire con “Quando c’era Marnie”.

Inside Out ha incassato circa 900 milioni di dollari, è un film d’animazione che ha coinvolto adulti e bambini, grazie a una narrazione perfetta del funzionamento delle emozioni. ll film, diretto da Pete Docter insieme al co-regista Ronnie del Carmen, basato su un’idea originale dello stesso Docter : Disgusto, rabbia, paura e, naturalmente, gioia e tristezza che, morale del film, devono coesistere per lo sviluppo di un’educazione sentimentale. È grazie alla tristezza che si riesce a essere felici.

La trama di Inside Out

Il film si apre con la nascita di una bambina: Riley. Al contempo nella mente della piccola compare un’emozione: Gioia. All’inizio sembra che ci saranno solo loro due, “…ma questo durò solo per 33 secondi” dice Gioia. Infatti, nella mente della bambina, è nata un’altra emozione: Tristezza. Con il passare del tempo, la mente di Riley si affolla sempre di più fino ad arrivare a cinque emozioni: Gioia, Tristezza, Disgusto, Rabbia e Paura. Tutti e cinque si occupano di compiti ben specifici: Gioia garantisce la felicità di Riley ed è la sua emozione dominante, Paura ha il compito di mantenere Riley al sicuro, Rabbia garantisce la giustizia della bambina, Disgusto evita che Riley venga avvelenata fisicamente e socialmente, mentre nessuna emozione, in particolar modo Gioia, riesce a capire quale sia lo scopo di Tristezza.

 

Guglielmo Felice: Da anni nel mondo del giornalismo partecipativo. Ama scrivere su tante argomentazioni ed inviare i propri articoli in formato gratuito a diverse testate nazionali. Si occupa di salute e tecnologia | guglielmofelice@blobnews.it
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