Pensioni 2016 ultime notizie: Opzione donna e prepensionamento a 57 anni

di | 29 Feb 2016

Notizie positive in tema di riforma pensioni giungono per le signore che auspicavano nell’attuazione del prepensionamento a 57 anni con l’opzione donna: la Commissione Bilancio della Camera, infatti, ha dato il via libera alla proroga al 31 dicembre del regime sperimentale, sancendo di fatto la lunga battaglia intrapresa dal Comitato che si era fatto promotore dell’iniziativa. Tutte coloro che maturano i requisiti entro fine anno, dunque, potranno fare domanda ed andare in pensione: c’è anche dell’altro, poi. Diversi esponenti politici, tra cui il presidente della Commissione Lavoro Damiano, sostengono che anche le donne nate nell’ultimo trimestre del 1957 e 1958, in prima battuta escluse a causa dell’aspettativa di vita, potranno entrare a pieno titolo nell’ambito del provvedimento.

Ultime notizie pensioni oggi: che cos’è l’opzione donna

Chiariamo per i nostri lettori che la c.d. Opzione Donna fu introdotta in via sperimentale dall’allora ministro Maroni. Si tratta di un prepensionamento richiedibile dalle signore con almeno 57 anni (uno in più se lavoratrici autonome) che abbiano maturato 35 anni di contributi: il pensionamento, però, non è in dolore perché le richiedenti lascerebbero l’impiego con un assegno INPS interamente contributivo, senza la quota retributiva che invece spetta a chi rientra nel c.d. sistema misto. Il taglio, mediamente, ammonta a circa il 20-30% dell’assegno che ottiene chi lascia con i requisiti ordinari.

Il tema è divenuto di attualità nell’ambito del calderone delle notizie delle pensioni quando la riforma Fornero è intervenuta, quattro anni fa, inasprendo i requisiti per accedere alla pensione. Da allora è stata vista da molte donne come un “rifugio” per lasciare prima il lavoro anche se, dal 2012, due circolari INPS sembravano aver sbarrato la strada per l’attuazione del regime sperimentale che, a norma di legge, sarebbe scaduto quest’anno. La costituzione del Comitato Opzione Donna, le pressioni esercitate ed il movimento di opinione creatosi tra le interessate ha portato alla svolta parlamentare concretizzata in Legge di Stabilità.