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PMI: come creare un modello di business per crescere sul mercato internazionale

Oggi più che mai, nell’era della globalizzazione e digitalizzazione, espandere la propria attività imprenditoriale a livello globale costituisce un’opportunità fondamentale, soprattutto per le imprese di piccola e media dimensione che desiderino continuare a crescere nel lungo periodo.

L’apertura ai mercati esteri, infatti, se ben pianificata, può portare a rafforzare la propria posizione rispetto ai competitor di riferimento, aumentare esponenzialmente il proprio fatturato, costituire nuovi rapporti commerciali nonché migliorare l’immagine della propria azienda.

Prima di volgere lo sguardo al resto del mondo, però, è necessario che l’impresa abbia elaborato un modello di business che si sia dimostrato valido innanzitutto nel mercato del Paese d’origine: si tratta di un piano di natura strategica ed organizzativa che, oltre a descrivere il progetto di business, analizza le condizioni di mercato, le aziende concorrenti ed i prodotti o servizi offerti e verifica la fattibilità stessa dell’idea imprenditoriale.

Solo una volta che il proprio modello di business abbia dato prova della validità del progetto, l’azienda può iniziare a valutare ed organizzare il processo di internazionalizzazione mediante lo studio di un business plan aggiornato in considerazione dei nuovi obiettivi.

A chi rivolgersi per crescere nel mercato internazionale?

Espandere la propria attività imprenditoriale a livello globale e modificare il proprio modello di business in funzione di tale obiettivo sono tutte operazioni che non possono essere improvvisate: richiedono, infatti, consapevolezza, competenza, esperienza ed ottime capacità di analisi.

Per questa ragione, affidarsi ad aziende con ampia esperienza di internazionalizzazione in diversi settori merceologici, come ad esempio DLike (Sito web), permette di migliorare il proprio business. Si tratta di una realtà che si occupa di assistere in particolare le PMI durante l’intero sviluppo commerciale verso l’estero, il tutto mediante l’utilizzo di metodi e strumenti innovativi.

Interessante è soprattutto la possibilità di farsi aiutare nella creazione di un nuovo modello di business orientato all’internazionalizzazione dell’attività di impresa: a partire dalla fase di studio ed analisi dei mercati e delle aziende concorrenti (che viene facilitato dall’utilizzo di una piattaforma strutturate con algoritmi di intelligenza artificiale) sino ad arrivare alla elaborazione di strategie personalizzate per acquisire un proprio spazio sui mercati internazionali.

Una volta terminata la consulenza, l’impresa non viene lasciata in balia di se stessa: ad essa vengono forniti tutti gli strumenti e le informazioni utili per portare avanti l’espansione anche in completa autonomia.

Creare un modello di business internazionale: ecco i fattori da considerare

Il punto di partenza è innanzitutto l’analisi del contesto attuale aziendale: bisogna definire con chiarezza il prodotto o servizio che si intende commercializzare all’estero, definire i mercati obbiettivo e analizzare il comportamento commerciale export dei concorrenti di riferimento.

Una volta compiuto questo passaggio, è necessario individuare i Paesi target suddividendoli in mercati di presenza da potenziare e mercati ad alto potenziale attuale e futuro e valutare il complessivo mercati in termini di media di saldo, media di saldo pro-capite e trend.

Effettuate tali valutazioni, è importante pianificare una strategia di marketing internazionale con relativo piano d’azione che definisca bene le attività da intraprendere lato manager e lato azienda.

 

 

Beatrice:
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