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Sylva Koscina: biografia e filmografia dell’attrice

L’attrice nasce nel 1933 in Jugoslavia e arriva in Italia giovanissima, dove studia all’università di Napoli, intraprendendo la carriera di modella. Sylva Koscina, una donna attraente, fotogenica riesce in pochissimo tempo a catturare l’attenzione dei più grandi registi del piccolo e grande schermo, divendo un’icona di femminilità negli anni ’50.

Biografia di Sylva Koscina

L’attrice dopo avere intrapreso gli studi universitari a Napoli e mosso i primi passi come modella, viene scelta nel ’54 come Miss Tappa nel Giro d’Italia. Un anno dopo debuttò al cinema con una piccola parte accanto al grande Totò nel film “Siamo uomini o caporali”, un film nel quale il genio della comicità racconta la storia della sua vita in un colloquio con uno psicanalista, esponendo al medico la teoria secondo la quale il mondo sarebbe diviso in uomini che sudano e caporali che fanno sudare.

Ciò basta per fare sì che nel ’56 il regista Germi la scelga per assegnarle una parte più importante nel film Il Ferroviere, un vero successo per l’attrice che conferma il suo talento con “Guendalina” di Lattuada. Sylva Koscina, interpreterà sempre donne eleganti, snob che le consentono in ogni film di rendere perfettamente reali donne ingenue, “vamp” senza però trasportare i suoi personaggi nella realtà. Reciterà accanto al celebre Alberto Sordi in “I giovani mariti” e in “Mogli pericolose” di Comencini. Anche Fellini la vorrà come attrice per il suo “Giulietta degli Spiriti”.

La sua vita privata, sarà sempre riservata anche se nello stesso periodo in cui girava con Fellini, sposa il produttore Raimondo Castelli. Nella seconda metà del ‘900 la sua immagine viene utilizzata per le copertine della versione italiana di Playboy, scoppiando così uno scandalo per il primo nudo della Koscina. Da qui inizia a essere un vero e proprio sex symbol italiano, tanto da fare ingresso nel grande cinema anche a livello internazionale, con attori della portata di Newman e Kirk Douglas.

Negli ultimi anni della sua vita, abbandonerà le interpretazioni cinematografiche per dedicarsi a una vita più tranquilla e meno mondana. Nonostante ciò sarà ospite di diversi programmi televisivi di intrattenimento. Sylva Koscina muore nel dicembre del 1994, lasciando un nuovo incolmabile nel mondo del cinema, un volto che nel percorso della sua carriera è stato sempre in grado di interpretare ruoli comici e drammatici, una delle migliori attrici della commedia italiana.

Filmografia

Sylva Koscina considerata una slava dalla bellezza abbagliante, è stata capace in tutti i film che ha interpretato di portare in scena se stessa. Pur non avendo un volto molto espressivo, secondo la critica cinematografica, poteva comunque essere riconosciuta dal pubblico, in film come “Il Vigile”, per la sua personificazione di se stessa in tutti i ruoli che le venivano affidati. Non solo bellezza, ma anche presenza scenica, eleganza, sensualità accando a comici come Totò e Tognazzi nel film la “Luna”, ad Alberto Sordi in “Ladro lui, ladra lei”, Renato Rascel in “Tempi duri per i vampiri”, senza mai scendere nella banalità o nella volgarità.

Era un’attrice che sapeva coinvolgere e convincere il pubblico, con la sua sensualità accennata nel periodo della sua maturità in “La rivale” della Vitti con cui duella a petto a nudo, in “Ninì Tirabusciò” la donna che inventò “la mossa” o nel  “Disinvolto fantasma” e in “La garrula e mondana contessa Irene” di Mani di fata.

Oggi che mettere in mostra la bellezza femminile con disinvoltura è diventata una consuetudine, facendo un passo indietro, proprio nel periodo in cui visse Sylva Koscina, quando ancora la televisione poteva essere considerata “sacra”, riguardando tutte le sue interpretazioni, ci accorgiamo del vero significato di: donna, semplice, vera, elegante e sensuale allo tempo.

Chiara:
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