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Tasso di cambio reale: ecco come funziona e la differenza con il tasso di cambio nominale

Che cos’è il tasso di cambio reale? Con l’introduzione della moneta unica europea, ovvero l’euro, si è cercato di unificare l’Unione Europea anche al punto di vista economico. Questo ha permesso numerosi vantaggi, a cominciare dagli scambi commerciali tra i vari Paesi che ne fanno parte. Ciò nonostante, ci sono situazioni nelle quali è ancora necessario operare un cambio di valuta. Questo vale non solo per chi viaggia all’estero e fuori dall’Europa, ma anche per chi intrattiene rapporti finanziari con le nazioni che non impiegano l’euro. Su quale tipo di moneta si basano gli scambi commerciali con i Paesi extraeuropei, come gli Stati Uniti d’America, la Russia o la Cina e, da qualche tempo, anche il Regno Unito? Scopriamolo insieme in questo articolo, analizzando che cos’è il tasso di cambio reale e quali sono le differenze con il tasso di cambio nominale.

Che cos’è il tasso di cambio reale

Per tasso di cambio reale si intende il rapporto fra i prezzi dei beni o dei servizi che sono prodotti in un Paese e i beni o i servizi che provengono da un altro Paese. Se le due nazioni non hanno una moneta in comune di base, per calcolare il tasso di cambio reale occorre innanzitutto rapportare i propri beni o i servizi a una valuta comune. Solitamente si può impiegare il dollaro americano, ma viene utilizzato anche l’euro.

C’è una formula piuttosto semplice, che permette di effettuare il calcolo del tasso di cambio reale in breve tempo. Per comprenderla, bisogna partire con la definizione dei suoi termini. Pe indica il livello dei prezzi del Paese estero che utilizza la valuta estera nazionale, mentre Pi indica il livello dei prezzi del Paese tenuto in considerazione, che utilizza la valuta interna nazionale. Invece E esprime il tasso di cambio nominale quotato certo per incerto. Il tasso di cambio reale si determina, dunque, con il rapporto dei prezzi dei due beni, nel momento in cui entrambi sono espressi in valuta estera. La formula che regola questi rapporti è la seguente: E× (Pi ÷ Pe).

Qual è la differenza con il tasso di cambio nominale?

Oltre al tasso di cambio reale, esiste anche il tasso di cambio nominale. Si indica come la quantità di moneta estera che si può acquistare con un’unità di moneta nazionale. Si tratta di un tasso di cambio che varia quotidianamente, perché è influenzato da diversi fattori. Infatti il tasso di cambio nominale si determina secondo il valore che viene stabilito sul mercato internazionale in base alle quotazioni di mercato. Ogni banca centrale nazionale pubblica, tutti i giorni, le informazioni che permettono di sapere qual è il tasso di cambio nominale tra ogni valuta esistente. Inoltre, ci sono diversi fattori che hanno una certa influenza su questi valori. Essi riguardano sia la domanda, sia l’offerta del bene, cioè la valuta che offre la possibilità di acquistare altri beni. D’altra parte, anche gli scambi commerciali, gli investimenti finanziari e le attività speculative hanno degli effetti sul tasso di cambio nominale.

Danila:
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