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Come coltivare le piante carnivore

Hai scelto di acquistare una pianta carnivora ma non hai idea di quali tecniche e accorgimenti utilizzare per la sua coltivazione? L’odierna guida potrebbe fare proprio al caso tuo! Tra le specie carnivore più conosciute si trovano le Sarracenie, piante con foglie a forma di tubo per attrarre gli insetti e imprigionarli al loro interno.

Le piante carnivore si servono degli enzimi e dei batteri per digerire gli insetti, assumendo direttamente dagli stessi tutti i nutrienti di cui necessitano per sopravvivere. Andiamo ad analizzare nel dettaglio tutti gli accorgimenti necessari per la loro coltivazione.

Tecniche di coltivazione delle piante carnivore

Prima di spingersi nell’acquisto delle piante carnivore è importante effettuare una ricerca sulle diverse specie, al fine di scegliere quella più adatta alle proprie esigenze e territorio. Le tipologie di piante carnivore più conosciute comprendono le specie: Sarraceniaceae, Nepente, Cephalotus e Bromeliaceae.

Le piante carnivore possono essere acquistate presso i vivai fisici specializzati e più forniti, ma anche attraverso gli store online. La coltivazione diretta per semi e talea non viene generalmente consigliata per chi si trova alle prime armi con questa tipologia di piante. Le specie carnivore necessitano almeno di 6 ore di esposizione solare al giorno, a temperature comprese tra i 15,5º C e 29,6º C.

Una scarsa illuminazione rischia a tutti gli effetti di uccidere le piante carnivore, le quali devono essere travasate al momento della loro crescita. La presenza dell’aria condizionata rischia di seccare le piante carnivore, mentre il terreno della specie deve presentarsi sempre umido, con un livello di acqua pari a 1,5 cm. Il terreno ideale deve presentare un buon drenaggio, ricco di torba acida di sfagno e perlite.

Durante il periodo vegetativo delle piante carnivore, da maggio a ottobre, il terreno dovrà presentarsi particolarmente umido. In caso di un lungo periodo di denutrizione, spesso non necessario tuttavia, si potrà alimentare la propria pianta con insetti o specie vegetali adulte. Le foglie morte dovranno essere recise con le forbici, mentre il travaso dovrà avvenire al termine del periodo della dormienza.

All’aria aperta le piante carnivore dovranno essere protette tramite una pacciamatura di foglie e coperte con della plastica durante il periodo della stagione più fredda. Le piante carnivore non devono essere toccate con le mani, in quanto l’unto della cute umana si rivela particolarmente pericoloso e mortale per la specie. Durante il periodo di letargo la specie deve essere spostata nelle aree più fredde della casa, intorno ad una temperatura di 4/5 gradi.

Serena B.:
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