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Elementi transuranici: quali sono? Cosa si sa di essi?

Gli elementi transuranici sono tutti quelli che hanno un numero atomico superiore al 92, anche se ci sono delle rare eccezioni. I loro isotopi hanno lunghi tempi di decadimento e questi elementi sono stabili. Se gli elementi con numero atomico da 1 a 92 sono piuttosto diffusi in natura, lo stesso non si può dire di quelli con un numero atomico superiore.

Quali sono gli elementi transuranici

Gli elementi transuranici più noti sono il nettunio, il plutonio, l’americio, il curio, il berkelio, il californio, l’einsteinio, il fermio, il mendelevio, il nobelio, il laurenzio, il dubnio, il seaborgio, il bohrio, l’hassio e il meitnerio. I loro numeri atomici vanno da 93 a 109 e tutti, a eccezione del plutonio, sono disponibili in quantità imprevedibili.

Cosa si sa degli elementi transuranici

Il nome “transuranici” deriva dal latino “al di là dell’uranio” e sono quelli, come già accennato, che hanno un numero atomico da 93 in su. Poiché gli elementi transuranici non esistono naturalmente, è necessario osservarli in seguito alla sintesi artificiale e vari gruppi di scienziati se ne sono occupati. Gli elementi transuranici sono anche chiamati “superpesanti” ovvero elementi stabili ad alto numero di massa. Andiamo a saperne di più sui primi tre elementi transuranici. Il nettunio, uno degli elementi transuranici più conosciuti, è composto da 19 isotopi instabili e, nella tavola periodica, rientra nella serie degli attinidi. Esso è stato il primo elemento transuranico che è stato sintetizzato all’interno di un laboratorio. Il plutonio è uno degli elementi più utilizzati nella fabbricazione delle bombe nucleari a fissione, e il suo numero atomico è 94. Esso è l’elemento transuranico più radioattivo. Il metallo, originariamente argenteo, si scurisce con l’ossidazione e, nel suo composto, esso ha sei numeri di ossidazione che vanno dal +2 al +7. Oltre a essere usato per la fabbricazione delle suddette bombe il plutonio, il cui isotopo ha un’emivita di 87 anni, viene utilizzato anche per altri scopi come la produzione di generatori di corrente per dispositivi capaci di lavorare senza manutenzione, la cui “vita” può essere tanto lunga quanto quella di un essere umano. L’americio fa parte della famiglia degli attinidi e il suo numero chimico è 95. Esso è un elemento metallico radioattivo che solitamente viene prodotto in quantità dell’ordine dei chilogrammi e viene spesso usato in determinati modelli di rilevatori di fumo e in altre applicazioni a uso domestico.

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