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Palazzo Mocenigo: in quale zona di Venezia si trova? Qual è la sua storia?

Il Palazzo Mocenigo di Venezia è uno tra i più importanti centri studi e musei dedicato ai costumi, profumi e tessuti della storia veneziana. Situato in un prestigioso edificio nel Sestriere di Santa Croce merita di essere visitato. I suoi allestimenti, gli arredi e gli interni sono stati curati nei dettagli da uno scenografo, regista e architetto di fama internazionale, Pierluigi Pizzi. Scopriamo insieme dove si trova l’edificio e qual è la sua storia.

Storia del Palazzo Mocenigo

Palazzo Mocenigo è un grande edificio signorile di Venezia, situato al civico 1992 di Sestiere di Santa Croce, lungo la salizada di San Stae. Oggi è sede del Museo e Centro di studi di Storia del Tessuto, del Costume e del Profumo. L’edificio già esisteva probabilmente nel 1500, con la sua pianta quadrata. Con il passare dei secoli però, è stato ampliato e ristrutturato. A partire dalla prima metà del Seicento e fino alla prima metà del Novecento fu residenza della famiglia Mocenigo da cui prese il nome.

Il complesso si contraddistingue per la sua lunga e disomogenea facciata, e si compone di quattro edifici. Da sinistra verso destra, in base alle facciate troviamo: Palazzo Mocenigo Casa Nuova, Palazzo Mocenigo “Il Nero” (che comprende due palazzetti più piccoli) e Palazzo Mocenigo Casa Vecchia. I primi due Palazzi erano un tempo un’unica residenza, mentre Palazzo Mocenigo Casa Nuova era l’abitazione di un secondo ramo della famiglia, di origine milanese.

Cosa vedere al Palazzo Mocenigo?

L’ampia collezione sistemata all’interno del museo raccoglie usi e costumi tipici dell’aristocrazia veneziana del XVII e XVIII secolo. Il visitatore ha la possibilità di seguire un percorso curato nei minimi dettagli che gli offre varie sorprese, la prima delle quali la presenza di tanti manichini che indossano gli abiti originali del patriziato veneziano.

Il museo venne rinnovato nel 2013 ed è composto da 20 sale al piano nobile, il doppio di quelle presenti nell’ultima ristrutturazione che risale al 1985. Le varie esposizioni sono state realizzate per consentire ai visitatori di rivivere quelli che furono gli sfarzi della nobiltà veneziana con riferimenti alla moda, al costume e alla vita di palazzo.

Di recente realizzazione è invece, lo spazio interamente dedicato al profumo. Nel corso dei secoli non si sono evoluti solamente tessuti e moda ma anche l’utilizzo dei profumi. Proprio per questo motivo, viene consigliata la visita delle nuove cinque sale che consentono di vivere un’esperienza sensoriale a 360°.

Una volta entrati al museo si incontrano subito il laboratorio del profumo e la sala multimediale. Si tratta di uno spazio dedicato alle visite didattiche e agli eventi. Procedendo in direzione delle scale si arriva al piano nobile del Palazzo.

Il museo dei tessuti e dei profumi

Dal Palazzo Mocenigo di Venezia si entra nella sala che accoglie la storia di un corsaro veneziano che preferì dare fuoco alla sua nave piuttosto che darla ai suoi nemici. Lungo questa passeggiata ci si può imbattere in tavole imbandite di merletti di Burano, vetri soffiati decorati a mano delle migliori vetrerie di Murano e alcuni decorati in oro.

Corpetti, scollature, merletti della moda delle donne del Settecento portano il visitatore nel vivo della moda femminile, nella quale si può ammirare “l’andriè”, un tipico abbigliamento delle donne di quell’epoca che dalle spalle scende allargandosi e formando un ampio strascico. Per gli uomini invece, l’abito ufficiale per il patriziato era la “toga”, un panno nero a maniche larghe con i risvolti di colore rosso.

La sala dei gilet

Un’altra sala che suscita curiosità tra i visitatori è quella dei gilet, dedicata agli abiti maschili più utilizzati dagli uomini veneziani. Se nel Seicento i gilet erano lunghi fino al ginocchio e con le maniche, a partire dal Settecento si accorciano superando di poco il punto vita. Solo a fine del XVIII secolo perderanno anche le maniche, in favore di numerosi ricami di mastri locali.

Le sale del profumo

All’interno delle varie sale del profumo il visitatore potrà vivere un percorso sensoriale che parte dalle materie prime della “Via delle Spezie” fino alla lavorazione e alla preparazione dei più costosi profumi. Si potranno scoprire le rarità di alcune materie prime necessarie e quali vie i mercanti percorrevano, a volte anche pericolose, per ottenerle. Il percorso si conclude con un piccolo laboratorio in cui il visitatore potrà mettere alla prova il proprio olfatto con sei categorie di profumi.

 

Chiara:
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