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Qual è l’insetto che rovina di più i vigneti? Caratteristiche e come eliminarlo

In Europa il tipo di Vite più coltivata è la la comune Vitis Fineas da cui si ricava il frutto dell’uva, questa pianta fa parte della famiglia dell’Arborea Rampicante e la sua crescita avviene per mezzo dei viticci che si attaccano a dei sostegni chiamati tutori, inoltre se la Vite non viene regolarmente potata la sua altezza e la sua larghezza si espande in modo esponenziale in quanto tende ad aggrapparsi alle pareti rocciose, agli altri alberi che la circondano e a coprire il suolo sottostante. Le dimensioni di una Vite possono raggiungere e anche superare i 10 metri di lunghezza, questo grazie al suo apparato radicale che risulta essere molto sviluppato, i numerosi rami, chiamati tralicci, partono dal fusto e le foglie, denominate anche pampini o palvinermie oppure alterne, hanno una struttura molto semplice a forma di cuore formate da cinque lobi principali.

I frutti prodotti da queste piante sono delle bacche, che nascono a grappoli e possono presentarsi con colori diversi come il blustro, il viola oppure il giallo, chiamate acini e sono composte dalla buccia, dalla polpa (dal cui succo si ricava il mosto) e da dei semi denominati vinaccioli. Ma qual è l’insetto che rovina di più queste piante? Quali sono le sue caratteristiche? E come si può eliminarlo? Scopriamolo insieme in questo articolo.

L’insetto che rovina di più i vigneti

Le piante delle Viti vengo attaccate da un insetto chiamato Fillossera della vite che colpisce le Viti coltivate in Europa tramite le radici, mentre danneggia le Viti coltivate in America sull’apparato aereo. Questo insetto, conosciuto anche semplicemente come Fillòsea, appartiene alla famiglia dei Phylloxeriade ed è un Fitofago, ovvero un organismo che vive tramite un rapporto trofico a senso unico ai danni del vegetale colpito. La Fillosera della vite è un insetto che arriva dal Nord America, in Europa la sua presenza ha iniziato a manifestarsi intorno all’Ottocento e al giorno d’oggi è parecchio diffuso in tutto il mondo, i danni che causa alle Viti sono sono importanti e molto gravi, in quanto attaccando le radici come conseguenza porta la pianta alla morte.

La morfologia della Fillosera della vite varia dalla tipologia dell’insetto ma generalmente il corpo fusiforme, senza ali quindi attero, ha una misura, in lunghezza, di 1 mm mentre il suo colore può essere giallo oppure bruno. Le Gallecole, ovvero le femmine sprovviste di ali, sono di colore grigio verdastro e hanno su tutta la parte parte dorsale del corpo, che in lunghezza misura 1 mm, una finissima scultura multiforme e hanno un apparato boccale formato da un rosto relativamente corto, mente le Radiciole, anche esse delle femmine sprovviste di ali ma nate per paterogenesi, si differenziano dalle Gallecole per  l’esoscheletro composto da una scultura che presenta dei piccoli tubercoli e per il rosto dell’apparato boccale più lungo.

Invece le Sessupare, ovvero le femmine provviste di ali coperte interamente da una membrana, hanno il corpo di una lunghezza maggiore di 1,5 mm e sono di colore giallo ocra a differenza del mesotorace che si presenta di colore nero, mentre gli anfigonici, insetti sia maschi che femmine sprovvisti di ali nati per paterogenesi dalle Sessupare, sono lunghi mezzo millimetro e hanno un colore giallo chiaro.

Come si elimina

Per eliminare la Fillosera della vite si può attuare sia dei trattamenti radicali contro le radiciali, ovvero ricorrendo alla geodisinfestazione con l’ausilio di liquidi volatili come il bromuro di metile oppure il sulfuro di carbonio, però tenendo conto che con questo metodo i risultati ottenuti sono discreti e i costi, per il dispendio del lavoro, per il pagamento della manodopera specializzata e per l’impiego delle aparecchiature speciali, sono elevati. Sia attuando dei trattamenti per sommersione, ovvero un metodo che consiste nel sommergere i vigneti, dopo che questi hanno perso tutte le foglie, nel periodo autunnale per circa due mesi in modo tale che si creino in questo modo le giuste condizioni per riuscire a decimare la Follosera della vite, inoltre benchè questo metodo risulti essere molto efficace non può essere impiegato sui vigneti giovani e in piena produzione, perchè a causa dei ristagni a lungo andare si rischia di mettere a repentaglio la salute della Vite.

 

 

Francesca:
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