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Rosa del deserto: caratteristiche della pietra e utilizzi

Esiste un fiore che non fiorisce né appassisce, che non invecchia mai e che dura per sempre: si tratta della rosa del deserto, che se anche del fiore profumatissimo ha la forma, è in realtà una formazione minerale tipica delle zone desertiche.

La rosa del deserto ha un fascino tutto suo e da sempre ha ispirato leggende, spesso legato al suo potere benefico e alla capacità di eliminare le energie negative, ma anche perchè è una pietra che si collega all’amore.

Ecco perché spesso si consiglia di tenerne una in casa: oltre ad essere un elemento di arredo davvero originale e affascinante, ha un forte influsso positivo sulla casa e sui suoi abitanti.

Caratteristiche della rosa del deserto

Ma che cosa è realmente la rosa del deserto? Si tratta di una formazione ti tipo sedimentario, che si crea spontaneamente grazie al clima desertico, soprattutto nelle zone che sono particolarmente arido o dove l’aria è molto tersa.

In sostanza, si tratta di un aggregato di cristalli di gesso che si depositano, nel corso di anni e anni, uno sull’altro e che poi si trasformano in questa particolare forma piatta che ricorda i petali rosa, a causa di un’evaporazione mineraria selettiva indotta dalle alte temperature.

E non solo: all’interno dei cristalli di gesso rimangono intrappolati anche i minuscoli granelli di sabbia desertica, e quindi la rosa del deserto assume un caratteristico colore giallo-ocra, ma può anche presentare sfumature più rosate o più aranciate, in base ai tipi di minerali che sono presenti nella sabbia.

È un processo molto lungo che impiega decine di anni a creare una formazione abbastanza grande da emergere dalla sabbia, e quindi più la rosa del deserto è grande, più vuol dire che è antica.

Le pietre più belle si trovano, chiaramente, in quelle parti del mondo che hanno i deserti più grandi, come Tunisia, Marocco, Algeria, Arabia Saudita, Qatar, Egitto, Emirati Arabi Uniti, ma anche in Arizona, in Messico, Australia e Namibia. In alcuni rari casi si forma spontaneamente anche in Europa: in alcune isole della Spagna, per esempio, (Fuerteventura, Canarie, Canet de Mar, in Catalogna, L’Almarcha e Cuenca), mentre in Italia si trovano formazioni simili nell’Appennino emiliano, precisamente a Castel de’ Britti, una zona ricca di cave di gesso.

I nomadi sono i principali cercatori e raccoglitori delle rose del deserto, spesso vendute ai turisti: spesso le trovano affioranti dalla sabbia grazie al vento, e in questo caso va raccolta subito per evitare che le piogge sfaldino il gesso. Altre volte, invece, vengono trovate nel sottosuolo con l’aiuto di sonde metalliche, e poi estratte scavando un tunnel.

Proprietà e utilizzi

La rosa del deserto è una pietra molto positiva, che viene consigliata spesso nell’arredamento di una casa – in particolare secondo il Feng Shui – proprio perché in grado di attirare la positività e scacciare le influenze negative.

Inoltre, secondo la cristalloterapia ha un significato molto romantico: la rosa del deserto, infatti, viene correlata strettamente all’amore, soprattutto all’unione di amore psichico e fisico. Spesso il Feng Shui suggerisce proprio di posizionarle in camera da letto, proprio per promuovere una vinta sentimentale romantica e appagante.

Ma questa magnifica pietra può essere anche intagliata in un piccolo ciondolo: in questo caso, se indossata all’altezza del cuore, aiuta a dare forza e a restituire la speranza perduta, soprattutto se a causa di esperienze negative.

 

 

Danila:
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