Perdite da impianto: cosa sono? Sintomi e rischi

di | 22 Lug 2020

È possibile che la gravidanza si manifesti con alcuni sintomi ben precisi ancora prima che si effettui un test, e questo si deve al fatto che il corpo della donna, dopo il concepimento, inizia a cambiare da subito. Uno dei primi segnali a cui si dovrebbe prestare attenzione è quello delle perdite da impianto: si tratta di un flusso molto simile a quello del ciclo mestruale – ma di durata molto più breve – che compare circa dopo 12-14 giorni dal momento del concepimento. Proprio perché molto simili, queste perdite ematiche possono essere confuse con lo spotting mestruale, e quindi è bene capire di cosa si tratta e come distinguerle.

Che cosa sono le perdite da impianto

Le perdite da impianto, quindi, sono delle perdite di sangue molto simili al ciclo mestruale che si presentano in molti casi all’inizio di una gravidanza: questo avviene perché in quel momento l’embrione si sta impiantando nella parete interna dell’utero, che in linguaggio medico si chiama endometrio, e lì inizia a creare il suo spazio per crescere durante i nove mesi di gestazione.

Come già accennato sono molto simili allo spotting mestruale, e quindi se si è a rischio gravidanza nel periodo in cui dovrebbe arrivare il ciclo, bisogna imparare a riconoscere quegli indizi che ci aiutano a distinguere i due tipi di perdita: l’elemento principale è quello legato al colore delle perdite.

Le macchioline legate alla gravidanza in generale risultano essere più chiare, quasi rosate oppure di un rosso accesso e caldo, mentre quelle legate al ciclo in generale sono più scure e tendono al marrone. Inoltre, le perdite da impianto non sono mai molto abbondanti, si tratta più di qualche macchiolina, e durano al massimo un paio di giorni. In ogni caso, per togliere definitivamente il dubbio, è sempre consigliabile eseguire un test di gravidanza.

I sintomi e gli eventuali rischi

Oltre alle perdite, il momento dell’impianto dell’ovulo nell’utero può anche essere accompagnato da altri sintomi: molte donne, ad esempio, rilevano un aumento della temperatura di base, speso unita a una tensione al seno, delle nausee, un senso di stanchezza eccessiva, dei mal di testa e del mal di schiena.

Se non si avvertono nessuno di questi sintomi, però, non c’è da preoccuparsi, perché ogni corpo è diverso e reagisce in modo diverso ad una gravidanza. Nel caso appaiano delle perdite da impianto è importante fare attenzione alla durata delle macchioline: questi spotting, infatti, sono molto lievi e dovrebbero comparire per non più di 48 ore.

Se ci si accorge che le perdite non spariscono, che diventano più intense o che sono accompagnate da dolori più forti, una volta esclusa la possibilità ciclo è bene accertarsi con il ginecologo o il medico di fiducia che vada tutto bene, per essere sicuri che non ci siano complicazioni o minacce di aborto.