Scultore bolognese del ‘400: chi è stato il più famoso e di cosa si occupava?

di | 4 Dic 2018

Nel panorama artistico italiano della scultura settentrionale del XV secolo tra i diversi sculturi che nel corso del ‘400, ovvero durante il Risorgimento emiliano, che hanno raggiunto le luci della ribalta divendo famosi nella città di Bologna spicca il nome di Niccolò dall’Arca, conosciuto anche con i nomi di Niccolò d’Antonio d’Apulia o Niccolò da Bari. Di questo artista prima della sua apparizione a Bologna, intorno al 1460, si sa veramente ben poco a parte che le sue origini sono meridionali, è probabile che sia nato nella città di Bari nel 1435, inoltre secondo le cronache del tempo è anche probabilmente che prima di stabilirsi nel capoluogo emiliano abbia soggiornato a Napoli e questo spiegherebbe come mai in una delle sue sculture siano presenti degli accenti borgogni, visto che la città di Napoli era molto aperta alle alle correnti artistiche oltramontane.

Ma chi era Niccolò dell’Arca? Quali sono le sue opere più famose? Scopriamolo insieme in questo articolo.

Chi era Niccolò dell’Arca

Della vita e della formazione artistica di Niccolò dell’Arca si sa molto poco, però per il fatto che sia conosciuto anche con il nome di Niccolò d’Antonio d’Apula si ipotizza che, prima di arrivare nella città di Bologna, abbia visitato la città di Napoli, infatti il termine Apula all’epoca era utilizzato per indicare il Regno di Napoli, qui è anche probabile che abbia conosciuto l’architetto e sculture di origine spagnola Guillem Sangrera. Inoltre secondo altre cronache dell’epoca è anche probabile che Niccolò dell’Arca abbia soggiornato in Francia, entrando in questo modo in contatto con le opere realizzate dallo scultore di origni olandesi Claus Sluter.

Intorno al 1460 Niccolò dell’Arca decise di trasferirsi a Bologna e in questa città iniziò a ricevere delle richieste per la realizzazione di alcune opere, tra cui gli venne anche commissionato l’incarico di creare di alcune formelle per i finestroni che si trovano sul lato est della Basilica di San Petronio. Inoltre un documento datato 1492 indica che Niccolò dell’Arca aveva la qualifica di maestro vasaio, in quanto il suo nome figura come affittuario di una bottega che si trovava proprio nei pressi si San Pretonio.

Questo famoso sculture di cui si sa così poco è morto a Bologna nel 1494 e la città di Bari, che gli ha dato i natali, gli ha dedicato una delle vie più importanti.

Le opere più famose di Niccolò dell’Arca

Tra le opere più famose realizzate da Niccolò dell’Arca troviamo la scultura che è considerata come il suo capolavoro assoluto, ovvero il Compianto sul Cristo un’opera in terra cotta naturale la cui data di realizzazione non è conosciuta, si suppone tra il 1463 e il 1493, e che è rappresenta da sette figure di cui è molto difficoltoso capirne l’esatta disposizione. Il successo vero e proprio però Niccolò dell’Arca lo raggiunse tra il 1469 e il 1473 restaurando la scultura chiamata l’Arca di San Domenico, che tra l’altro gli ha anche dato il soprannome, posando sulla cimasa le statue di Dio, di un Cristo morto circondato dagli angeli in adorazione, di San Vitale, di Sant’Agricola, di San Francesco, di San Floriano, di San Domenico e le statue dei quattro Evangelisti.

Tra le altre opere di Niccolò dell’Arca infine ricordiamo anche La Madonna di Piazza con Bambino realizzata nel 1478, un’Acquila, realizzata intorno al 1478, posta all’entrata della Chiesa di San Giovanni in Monte e due busti in terracotta dedicati a San Domenico realizzati tra il 1475 e il 1476.