Dieta reset metabolico: come funziona questa alimentazione? che cosa mangiare?

di | 21 Gen 2022

La perdita dei chili in eccesso ed il mantenimento del peso ideale raggiunto richiedono uno stile di vita salutare. Negli anni sono stati messi a punto diversi regimi alimentari che possono essere seguiti per raggiungere l’obiettivo di peso e vivere meglio, uno di questi è la dieta reset metabolico.

La particolarità di questo regime alimentare è che prevede un incremento delle calorie assunte, caratteristica che ha reso la reverse diet molto popolare in Italia. Quando si parla di dieta il primo aspetto che viene in mente è la riduzione dell’introito calorico giornaliero, riduzione ottenuta con delle restrizioni alimentari difficili da accettare nel lungo periodo. La dieta reset metabolico scardina questo paradigma ed introduce la possibilità di mantenere il peso ideale nonostante l’aumento delle calorie assunte nell’arco delle ventiquattro ore.

Come funziona la dieta reset metabolico?

La reverse diet è il regime alimentare ideale per coloro che hanno intenzione di individuare il fabbisogno giornaliero. Questa dieta prevede infatti una prima fase caratterizzata dal progressivo aumento delle calorie assunte, fino al raggiungimento del personale fabbisogno calorico delle ventiquattro ore (TDEE). La prima fase è quella del reset metabolico, soprattutto per chi in precedenza ha seguito delle diete fortemente restrittive e con drastiche riduzioni delle calorie assunte.

Stabilito il fabbisogno quotidiano si entra nella seconda fase della dieta del reset metabolico, ovvero nella fase della riduzione delle calorie. In questo modo sarà possibile perdere i chili in eccesso e soprattutto evitare di riacquistare peso dopo aver raggiunto il target ottimale per la propria età e per le personali caratteristiche fisiche.

Come individuare il TDEE

Con l’acronimo TDEE si fa riferimento al consumo giornaliero totale di energia (Total Daily Energy Expenditure). Per individuarlo bisogna prendere in esame contemporaneamente il peso corporeo e la composizione corporea, ovvero la ripartizione tra massa magra e massa grassa.

L’aumento del peso corporeo durante la prima fase della reverse diet è fisiologico e non dovrebbe portare ad interrompere l’incremento delle calorie giornaliere assunte. La prima fase dovrebbe infatti proseguire fino a quando la crescita del peso è determinata da un aumento della massa magra. Quando invece la quota di massa grassa inizia ad aumentare è il momento di interrompere l’incremento calorico e di passare alla seconda fase, iniziando ad assumere dei pasti ipocalorici per un mese o un mese e mezzo.

Cosa mangiare se si segue la reverse diet?

Se si è deciso di seguire la dieta reset metabolico è necessario informarsi riguardo gli alimenti previsti da questo regime alimentare. A differenza di altre diete, quella del reset metabolico non impone particolari restrizioni e per la preparazione dei pasti consente di utilizzare gli ingredienti che si preferiscono.

Dal momento che la prima fase prevede un aumento delle calorie, il consiglio è di incrementare i carboidrati in maniera graduale, mantenendosi su un aumento massimo di 20-25 grammi a settimana. Dopo aver raggiunto il TDEE si può passare alla seconda fase, in cui si ha una riduzione delle calorie senza eliminare specifici alimenti dalla propria dieta, l’importante è che i pasti diventino ipocalorici.

L’importanza di farsi seguire da un esperto

La reverse diet è considerata al giorno d’oggi uno dei migliori regimi alimentari sia per la perdita di peso che per il mantenimento del peso ottimale. Va ricordato però che non è la dieta perfetta per tutti gli individui e che sarebbe preferibile farsi seguire da un professionista sia nella fase dell’aumento calorico che in quella delle restrizioni alimentari. Un eccessivo aumento calorico potrebbe portare infatti ad un rapido aumento del peso, mentre una seconda fase con restrizioni eccessive potrebbe essere la causa di carenze alimentari e degli effetti negativi psicofisici correlati.