Parole con quattro sillabe: ecco alcuni esempi ed il loro significato

di | 8 Ago 2022

Una sillaba è un gruppo di lettere che si pronuncia con un’unica emissione di voce e che contiene al suo interno almeno una vocale. La combinazione di più sillabe porta alla formazione di una parola. La divisione in sillabe viene utilizzata nella scrittura quando, dovendo andare a capo alla fine di una riga e in mancanza di spazio è necessario spezzare una parola.

A seconda del numero di sillabe che compongono una parola, queste possono essere classificate in: monosillabe, bisillabe, trisillabe, quadrisillabe e polisillabe. Scopriamo insieme alcuni esempi di parole quadrisillabe, ovvero composte da 4 sillabe e il loro significato.

Che cos’è la divisione in sillabe?

La divisione in sillabe delle parole è una prerogativa della lingua scritta che viene imposta dai confini che stabiliscono la dimensione di una pagina. Per secoli la divisione delle parole non è stata regolata e le soluzioni sono state diverse. Grazie all’avvento della stampa a caratteri mobili insieme alla normalizzazione grafica venne introdotta una progressiva sistematizzazione dei criteri di divisione delle parole. 

Solo nel Novecento si arriva ad avere un sistema convenzionale di regole di sillabazione, in particolare si tratta delle norme che utilizziamo ancora oggi e che sono state fissate nel 1969 dall’Ente Nazionale Italiano di Unificazione. Quest’ultimo rappresenta un’associazione privata che si occupa di studiare, elaborare, approvare e pubblicare regole tecniche relative a tutti i settori industriali, commerciali e del terziario con lo scopo di assicurare uniformità ed efficienza. Le regole per la divisione in sillabe che possiamo trovare nella grammatica della lingua italiana seguono appunto le norme UNI.

Per stabilire i criteri della suddivisione delle parole si è dovuti ricorrere al concetto di sillaba, un’unità prosodica che è legata ai suoni, la cui definizione è abbastanza difficile tanto che molti studiosi di fonetica e fonologia hanno talvolta proposto di farne a meno. Alla base quindi, delle norme che ciascuna lingua adotta per potere dividere le parole nei testi scritti c’è l’assenza di un’omogeneità in quanto il taglio delle parole, quando si va a capo, si svolge sul piano grafico ma la divisione si basa su criteri che sono applicati a unità sonore di natura universalmente non riconosciuta e definita.

Anche nell’italiano, che possiede una struttura sillabica semplice, non sempre l’applicazione delle regole risulta essere lineare. Quest’atteggiamento ha anche favorito una serie di dubbi negli scriventi, al momento di andare a capo e dovuto non solo dinnanzi a incontri sillabici particolari o in mancanza di spazi, ma anche in contesti ben definiti dalle regole che abbiamo imparato a scuola e marcato maggiormente con l’avvento delle pagine elettroniche che in certi casi possiedono divisioni giustificate solamente da esigenze di spazio.

L’uso dei programmi di scrittura sembra essere uno dei maggiori cambiamenti che abbia investito la scrittura, poiché prevede una funzione automatica di scansione sillabica non sempre in linea con le norme della sillabazione dell’italiano.

Esempi di parole quadrisillabe

Le parole quadrisillabe, come si può intuire facilmente dalla parola stessa, sono composte da quattro sillabe. Possibili esempi di parole quadrisillabe sono:

tar-ta-ru-ga

con-ti-nen-te

fi-lan-tro-po

pe-pe-ro-ne

tu-li-pa-no

Parole quadrisillabe piane

Nella grammatica italiana le parole piane sono, invece, quelle nelle quali l’accento tonico cade sulla penultima sillaba. Nelle parole piane composte da quattro sillabe l’accento, quindi, cade sulla terza sillaba. Esempi di parole quadrisillabe piane possono essere:

pomodoro: po-mo-dò-ro

peperone: pe-pé-ro-ne

patatina: pa-ta-tì-na

motorino: mo-to-rì-no

calamita: ca-la-mì-ta