La solitudine? E’ un killer silenzioso

di | 22 Nov 2017

Le relazioni sociali sono importantissime e gli ultimi studi, rivelano che tralasciarle significa ammalarsi in maniera lenta ed inesorabile. La solitudine è un killer silenzioso, che si insinua nelle nostre vite e fa in modo di trascinarci in un vortice dalla quale è difficile uscire.

Stare da soli, dedicarsi ai propri affari e lavoro porta a restare da soli e concentrarsi sulla propria vita, non facendo alcun riferimento ad amici e vita sociale, spegnendosi cosi man mano. Soprattutto tra i giovani, negli ultimi anni, date le continue discriminazioni, certi soggetti tendono ad isolarsi nelle proprie case, senza avere alcun contatto con i propri coetanei per paura e timore, che qualcosa possa colpirli.

Lo stare da soli, provoca tantissimi problemi mentali, che portano a depressione, tristezza e in alcuni casi, disturbi alimentari.

La solitudine, inoltre, provoca una tipologia di vita sbagliata con alcune abitudini non sane, come fumo, alcool, cibo spazzatura e molta sedentarietà. Il cervello, delle persone prese in analisi durante questo studio, ha fatto notare una possibile demenza precoce, quasi come un voler dimenticare la vita di tutti i giorni, ed entrare in un’altra dimensione.

Sono poche le persone, con carattere forte che possono reagire alla solitudine, in maniera corretta, senza incorrere in patologie o altre malattie del corpo.

Non solo, stare troppo tempo da soli abbassa le difese immunitarie dei vari soggetti, che non reagiscono e si lasciano mangiare da malattie, senza riuscire ad accorgersene. In moltissimi casi, inoltre, si ha a che fare con disturbi della personalità e caos interno, che produce stress e sensi di colpa eccessivi.

Solo nei casi più isolati e gravi, la solitudine può portare a pensieri suicidi o omicidi e nel 25% dei casi, vengono messe in atto, scatenando una vera e propria ira e disturbo interiore.