Apparecchio fisso: tipologie, costi, pulizia, pro e contro

di | 12 Nov 2018

L’uso dell’apparecchio fisso è sempre stato ritenuto una sciagura da chi si vedeva costretto a portarlo, spesso recriminando contro il dentista o semplicemente rispondendo che non ne aveva bisogno. Forse un tempo questa avversione poteva essere anche giustificata, gli apparecchi erano orrendi strumenti metallici che compromettevano l’estetica delle persone.

Oggi però gli apparecchi fissi sono evoluiti e, grazie alle nuove tecnologie e ai nuovi materiali, sono molto meno invasivi ed evidenti. Sul mercato ne esistono diversi tipi, che possono essere scelti in base alla proprie necessità e alle indicazioni del dentista.

Come funziona e com’è fatto l’apparecchio fisso

Il funzionamento dell’apparecchio fisso è piuttosto semplice, mentre la procedura per realizzarlo è piuttosto complessa e laboriosa. È composto da parti metalliche e in altri materiali, come il titanio e la ceramica.

Normalmente è formato da un filo ortodontico fatto di nichel-titanio o di acciaio inossidabile, dagli attacchi o bracket e dalle faccette. Quest’ultime in alcuni modelli sono trasparenti, per ridurre al minimo i problemi estetici.

L’apparecchio fisso è lo strumento migliore per correggere i difetti dei denti legati al disallineamento, ossia quando i denti sono storti e non in linea. Grazie alla forza notevole esercitata dagli attacchi, ben ancorati alla parete dentale, possono risolvere anche i casi peggiori.

Con l’apparecchio fisso i denti vengono lentamente spinti verso la posizione desiderata, facendo pressione sull’osso dentale e sulla parete gengivale. Con il tempo gli spazi aperti da un lato verranno chiusi naturalmente, senza la necessità di ulteriori interventi.

Ovviamente per i disallineamenti più estesi ci vorrà più tempo, anche 3 o 4 anni, e nel caso potrebbe essere consigliabile usare un apparecchio mobile dopo quello fisso per almeno alcuni mesi, rinforzando la nuova posizione.

Tipologie e costi degli apparecchi fissi

Esistono diverse tipologie e modelli di apparecchio fisso, tra cui quello più efficiente è sicuramente il tipo classico in metallo. Ben ancorato ai denti riesce a correggere anche i difetti più gravi, applicando una forza piuttosto notevole sull’arcata dentale.

Altri sono detti apparecchi invisibili o linguali, perché collocati all’interno della bocca. Sono leggermente meno efficaci dei primi ma scompaiono letteralmente agli occhi delle altre persone. In alcuni casi possono creare difficoltà di pronuncia, almeno nei primi tempi.

Infine esistono gli apparecchi trasparenti o estetici, chiamati così perché le faccette sono realizzate in materiale trasparente poco visibile, inoltre gli attacchi e i fili hanno meno sostegni, limitando la forza esercitata ma migliorandone il lato estetico.

Il costo dei vari modelli di apparecchio fisso è piuttosto variabile, in base ad alcuni fattori come :

  • necessità di interventi correttivi prima dell’installazione;
  • gravità della situazione da correggere;
  • durata del trattamento;
  • materiali scelti e modello;
  • esperienza del dentista ed equipe;
  • struttura della clinica.

Tutti questi aspetti possono far lievitare il costo dell’apparecchio fisso anche di molto. Comunque in linea di massima i prezzi per quello metallico classico vanno dai 500 ai 1.000€, per quello linguale o invisibile dai 2.000 agli 8.000€ e per quello trasparente dai 1.500 ai 6.000€.

Vantaggi e svantaggi dell’apparecchio fisso

Come tutti gli strumenti per la cura dei denti anche l’apparecchio fisso vanta dei pro e dei contro, in particolare in relazione a quello mobile. Tra i vantaggi senza dubbio quello fisso consente una correzione molto più intensa della posizione dei denti, riuscendo a ricollocare anche quelli più storti.

Inoltre non deve essere tolto e rimesso dando molti meno problemi, può essere invisibile quindi poco compromettente il lato estetico, non è doloroso da installare e non causa nessuna controindicazione.

Tra gli svantaggi ci sono sicuramente il prezzo piuttosto alto, la manutenzione che va effettuata con cura ogni giorno, la durata del mantenimento e la pressione che esercita sulla bocca e le gengive dando spesso fastidio.

Come pulire l’apparecchio fisso

Se c’è un aspetto dell’apparecchio fisso che deve essere rispettato con estrema attenzione è la sua pulizia. Non essendo rimosso per anni può diventare un ricettacolo di placca e tartaro, che possono portare alla formazione di batteri pericolosi, sia per i denti che per le gengive.

Proprio per questo è necessario lavare i denti con un dentifricio al fluoro non aggressivo, usando anche uno spazzolino con setole morbide per non danneggiare il filo e gli attacchi.

Inoltre bisogna usare almeno una o due volte la settimana un collutorio disinfettante, per sterilizzare la bocca e l’apparecchio stesso. Evitate possibilmente i cibi troppo duri e croccanti, ma anche di mangiavi le unghie o di masticare piccoli oggetti come le penne e le matite.

Infine sottoponetevi a visite regolari di controllo e, in caso di problemi, recatevi il prima possibile dal vostro dentista.