Legge Tognoli: a che anno risale? Che cosa dice? Quando va applicata?

di | 14 Mag 2022

Quando si parla della legge Tognoli, si fa riferimento alla legge 122/89 e modifiche successive.

Non è una legge recente, ma è sempre attuale e riguarda un tema caldo, quello dei parcheggi e, più nello specifico, dei parcheggi condominiali. La legge del 24 marzo 1989 e successive modifiche è rivolta ai proprietari di immobili che desiderano realizzare dei parcheggi privati al piano terreno o nel sottosuolo.

Vediamo nel dettaglio cosa dice.

Cosa dice la legge Tognoli

In base a quanto stabilito dalla legge 122/899, chi possiede un immobile ha la possibilità di ricavare dei parcheggi nel sottosuolo oppure nei locali situati al piano terra dell’immobile stesso.

Oltre che nelle aree in cui sorge l’edificio o il condominio, i parcheggi sotterranei posso essere realizzati anche nelle aree esterne di pertinenza. Naturalmente, tale concessione è limitata a quei casi in cui i nuovi parcheggi non vadano a intralciare i piani urbanistici relativi al traffico cittadino e non compromettano l’aspetto paesaggistico, rimanendo dunque entro i limiti legislativi in materia.

La realizzazione dei parcheggi secondo la legge Tognoli

Per realizzare un parcheggio condominiale, sia esso sotterraneo o situato al piano terra dell’edificio, è necessario per prima cosa ottenere il consenso della maggioranza dei votanti durante l’assemblea condominiale.

Una volta ottenuto il consenso oppure, nel caso di un edificio privato, una volta deciso di realizzare un parcheggio nelle aree di pertinenza dell’immobile di proprietà, bisogna contattare un ingegnere edile o un geometra che possa lavorare al progetto. Dopo aver assegnato l’incarico e realizzato il progetto da presentare in comune, si dovrà inviare la dichiarazione di inizio attività.

Parcheggi condominiali già presenti

Questa legge non ha effetto retroattivo, dunque non si applica sui parcheggi realizzato prima del 1989, ma entra in gioco laddove si desideri operare delle ristrutturazioni.

In questo caso, la legge Tognoli richiede che venga presentato un progetto realizzato da un geometra o un ingegnere edile, proprio come avviene per la realizzazione di nuove strutture. Il progetto dovrà prevedere la presenza, nel parcheggio ristrutturato, di estintori, uscite di sicurezza, bocchette antincentio di allaccio e porte taglia-fiamma dotate di maniglione antipanico.

I parcheggi sotterranei

Secondo la legge Tognoli, la realizzazione di parcheggi sotterranei deve prendere in considerazione in modo dettagliato il calcolo del volume, ossia l’estensione e l’altezza della struttura che si desidera realizzare. Sarà compito del geometra o dell’ingegnere effettuare tutti i calcoli necessari per la realizzazione di una struttura solida che non generi situazioni di pericolo.

L’importanza del calcolo del volume dei parcheggi sotterranei

Quando si decide di realizzare un nuovo parcheggio sotto un immobile preesistente, è fondamentale effettuare il calcolo del volume, prendendo anche in considerazione le caratteristiche dell’edificio soprastante. Quest’ultimo deve possedere caratteristiche tali che garantiscano la stabilità della struttura anche in caso di movimenti di assestamento.

Per quanto riguarda le nuove costruzioni, la legge prevede che una parte venga fin da subito destinata alla realizzazione di parcheggi; questo permette la realizzazione di strutture solide e in grado di reggere la presenza di parcheggi sotterranei. In particolare, a ogni 10 metri cubi di edificio dovrebbe corrispondere 1 metro quadrato di parcheggio.