Potassio: attraverso quali alimenti assumerlo

di | 25 Mar 2019

Il potassio rientra all’interno dei nutrienti indispensabili all’organismo umano consistente in un metallo alcalino definito ‘tenero’, combinato in natura con altri elementi, trovandosi sia all’interno delle acque marine che in alcuni minerali. Il potassio risulta particolarmente reattivo a contatto con l’aria subendo un processo di ossidazione, dimostrandosi chimicamente simile al sodio, dimostrandosi un composto infiammabile e corrosivo, costituendo il  2,4% del peso complessivo della crosta terrestre.

Fabbisogno giornaliero di Potassio

Quali si dimostrano essere gli apporti giornalieri consigliati di potassio all’interno dell’alimentazione? Il fabbisogno di potassio varia a seconda dei soggetti e delle differenti necessità, trovandosi presente all’interno dell’acqua, delle bevande, degli alimenti. La carenza di potassio si dimostra in grado di provocare sintomi quali crampi muscolari, eccessiva spossatezza, sonnolenza, palpitazioni, costipazione, dimostrandosi particolarmente pericolosa per il benessere dell’organismo.

Il fabbisogno giornaliero di potassio nei bambini al di sotto di 1 anno prevede una apporto di 800 mg al giorno, allo stesso modo nei bambini da 1 fino a 3 anni, nei soggetti da 7 a 10 anni 2.000 mg al giorno, mentre dagli 11 anni in poi 3.100 mg al giorno. Il potassio potrà essere assunto tramite un’alimentazione corretta, mentre alcuni cibi vantano un contenuto maggiore del sale minerale a dispetto di altri.

Potassio: lista degli alimenti dove si trova

Attraverso l’alimentazione si potrà assicurare all’organismo tutti i nutrienti dei quali necessita, compreso il potassio, presente in determinati cibi a concentrazioni variabili a seconda delle diverse tipologie. Farina e soia presentano 1660 mg per 100 g di sostanza; i datteri secchi 750 mg per 100 g di sostanza; la farina di castagne 847 mg per 100 g di sostanza; i pistacchi 972 mg per 100 g di sostanza; il prezzemolo 670 mg per 100 g di sostanza.

Le prugne secche presentano 824 mg per 100 g di sostanza; il caffè tostato 2020 mg per 100 g di sostanza; le patatine fritte confezionate 1060 mg per 100 g di sostanza; i piselli secchi 990 mg per 100 g di sostanza; la crusca di frumento 1160 mg per 100 g di sostanza; le arachidi tostate 680 mg per 100 g di sostanza; le acciughe sott’olio 700 mg per 100 g di sostanza; i fagioli borlotti sia secchi che crudi 1478 mg per 100 g di sostanza; i fagioli cannellini secchi e crudi 1411 mg per 100 g di sostanza, le patatine fritte caserecce 660 mg per 100 g di sostanza.

Il minestrone industriale iofilizzato 800 mg per 100 g di sostanza; il tè in foglie 2160 mg per 100 g di sostanza; il latte di mucca in polvere 1270 mg per 100 g di sostanza; le sarde 630 mg per 100 g di sostanza; le uova secche 864 mg per 100 g di sostanza; le lenticchie sia secche che crude 980 mg per 100 g di sostanza; il pepe nero 1260 mg per 100 g di sostanza; le albicocche disidratate 1260 mg per 100 g di sostanza.