Come arredare un laboratorio scientifico

di | 15 Mag 2023

In un laboratorio scientifico occorre predisporre tutto il necessario al fine di lavorare al meglio e in piena sicurezza: dai banchi da laboratorio agli armadi con chiusura ermetica, passando per le cappe aspiranti.

Ogni elemento va scelto a seconda del tipo di lavoro che si svolge e quindi anche delle singole esigenze, ivi inclusa quella di avere materiali robusti ma semplici da spostare come nei banconi modulabili, oppure ignifughi e resistenti alle sostanze chimiche.

A questo proposito, un aiuto può arrivare dai fornitori di riferimento del settore, in quanto possono anche suggerire la disposizione migliore e gli arredi più idonei per la propria, specifica realtà.

Ne costituisce un esempio AHSI, azienda specializzata che permette di passare in rassegna la propria proposta anche online, nell’apposita sezione “arredo laboratorio scientifico” presente sul sito web ufficiale.

Banchi da lavoro e sistemi modulari

Tra i mobili che non possono mancare ci sono i banchi da laboratorio su cui si opera con preparati di ogni genere e solitamente vengono realizzati in acciaio inox o altro materiale che può essere facilmente igienizzato. I migliori fornitori possono aggiungere a questi piani elementi quali rubinetteria, prese di corrente e tutto ciò che può risultare utile ai dipendenti.

Molti sistemi sono componibili, soprattutto se coadiuvati da carrelli con ruote o pannelli separatori. Spesso, infatti, la necessità principale è quella di poter riorganizzare il laboratorio in autonomia, provvedendo a riposizionare i banconi con il minor sforzo possibile. Le colonne portanti dei sistemi modulari, a tale scopo, vengono realizzate in alluminio scanalato per alloggiare facilmente i pannelli delle varie postazioni di lavoro.

Naturalmente, un laboratorio dovrà anche avvalersi di pensili, cassettiere e anche armadi a temperatura controllata.

Dagli armadi di sicurezza alle cappe chimiche

Un armadio di sicurezza consente di conservare materiali potenzialmente pericolosi o a rischio di esplosione, specie nel malaugurato caso di un incendio.

Che contengano batterie al litio o sostanze chimiche, questi armadi si avvalgono di tecnologie di ultima generazione che ne consentono la chiusura automatica per non far entrare in contatto il contenuto con fuoco o calore all’esterno, riaprendosi solo entro un determinato periodo di tempo preimpostato. In alcuni casi, questi armadi hanno scomparti separati e areati autonomamente per sopperire a diverse esigenze.

Una cappa chimica aspira invece tutte le sostanze volatili che possano essere accidentalmente inalate: a seconda del loro utilizzo si differenziano in cappe d’aspirazione per sostanze chimiche come cloro o mercurio e cappe a flusso laminare per lavorazioni di tipo biologico. Queste ultime hanno spesso filtri di tipo HEPA che trattengono tutti gli agenti contaminanti nocivi sia per l’operatore che per il campione stesso a cui si stia lavorando.

L’importanza di scegliere complementi d’arredo adatti

Progettare un laboratorio scientifico, dunque, significa innanzitutto sopperire alle esigenze più immediate di conservazione dei materiali e aree di lavoro, ma anche adattare il tutto allo spazio disponibile.

I sistemi modulari sono una buona soluzione, ma anche quelli pensili e fissi permettono comunque di conservare al meglio tutto il necessario risultando compatti e non occupando spazio calpestabile.

La possibilità di ottenere, ad esempio, su un unico banco due postazioni di lavoro separate da una parete tecnica, è un vantaggio innegabile quando occorre suddividere la superficie per esigenze differenti tra loro, senza che le operazioni di un dipendente vadano a inficiare con l’altro.

Fondamentali sono anche le rifiniture che prevedono, per esempio, di richiedere degli sportelli di colore diverso al fine di individuare una determinata strumentazione, oppure avere delle cappe aspiranti integrate al proprio bancone, o ancora un’illuminazione idonea e regolabile per visionare sempre al meglio il piano di lavoro. Anche una sedia ergonomica che possa spostarsi da un punto all’altro del laboratorio è un accessorio che può diventare imprescindibile.