Lavorare nelle risorse umane: quali sbocchi professionali con un master?

di | 20 Ott 2020

Gestire le risorse umane di qualsiasi impresa comporta grande responsabilità, dato che richiede di effettuare scelte cruciali, determinanti per la crescita e la produttività dell’azienda stessa.

Intraprendere una carriera nel mondo delle human resources, dunque, significa disporre di spiccate doti di empatia, organizzazione ed eloquio.

Abilità che possono essere acquisite soltanto tramite studio, intraprendendo uno specifico percorso di formazione, volto a fornire tutte le conoscenze pratiche e teoriche necessarie per svolgere al meglio le professioni delineate da questo settore.

Per questa ragione, un master di gestione delle risorse umane, come per esempio quello messo a disposizione dalla Business School ISTUD insieme all’Università Cattolica di Milano, risulta essere uno degli strumenti in grado di offrire il maggior numero di sbocchi lavorativi nell’ambito delle HR, visto che attesta che si è svolto un percorso formativo di alto livello per prepararsi a questo tipo di carriera.

Un master di qualità, infatti, non si concentra soltanto sullo studio frontale, ma prevede simulazioni per verificare le nozioni apprese, così come stage sul campo che permettano di incrementare le proprie skills o potenziare quelle già acquisite.

Altrettanto importante è la figura del career coaching, con cui è possibile confrontarsi per stabilire quale sia per il discente la professione più indicata da intraprendere al termine del master. L’ambito delle risorse umane, infatti, offre numerosi sbocchi professionali.

Settore HR: quali sono le principali figure professionali

Tra le figure principali all’interno del settore HR spicca l’esperto in formazione, il cui compito è quello di sviluppare e organizzare corsi mirati atti a garantire l’aggiornamento del personale, osservandone e analizzandone i risultati ottenuti.

Un altro ruolo di grande responsabilità è ricoperto da colui che si occupa di amministrare e gestire il personale, per esempio mediante la stesura di contratti e l’elaborazione dei cedolini paga. È importante, a questo proposito, che il professionista conosca approfonditamente le normative vigenti in materia di diritto del lavoro.

Una figura tra le più importanti è sicuramente quella del recruiter, che deve selezionare, tra i numerosi candidati, quelli più idonei da inserire all’interno del team, in relazione al ruolo che dovranno ricoprire e alle necessità dell’impresa. Il processo di valutazione ha lo scopo di  individuare le persone che, grazie alle loro competenze, esperienze e skills personali, possano garantire un apporto positivo e dinamico all’azienda.

Le competenze necessarie per lavorare nelle risorse umane

Per lavorare nelle risorse umane è necessario innanzitutto disporre degli strumenti necessari per comprendere e gestire il sistema organizzativo di un’azienda. Sarà importante dare la giusta attenzione ad aspetti quali l’organigramma interno, la supervisione di comparti di marketing e di vendite, l’analisi degli aspetti finanziari, la pianificazione strategica e, ovviamente, la gestione del personale.

Poter contare su nozioni di economia e business è indispensabile per avere un quadro completo delle potenzialità ma anche dei limiti dell’azienda: solo così si potranno attuare le strategie necessarie per una corretta selezione e organizzazione delle risorse umane.

Pianificare al meglio il lavoro è infatti indispensabile per incrementare produttività ed entrate, così come concepire progetti in grado di suggerire tagli alle spese sostenibili e attuabili senza conseguenze negative per l’azienda.

Al fine di assicurare versatilità in ogni occasione, invece, occorre sviluppare e affinare anche abilità personali che dovrebbero essere già innate nei soggetti che vogliono approcciarsi al mondo delle risorse umane, come, ad esempio, la comunicazione.

Importantissima a qualsiasi livello, diventa parte integrante di un responsabile di human resources per aggiornare ogni comparto sulle decisioni prese e motivarle adeguatamente. In tal senso, occorrerà bilanciare competenze e responsabilità, infondendo fiducia nella propria idea di progetto, coinvolgendo il personale stesso.

La capacità di negoziazione si rivela altrettanto importante, perché riguarda l’abilità di comunicare in modo chiaro e immediato per trovare una soluzione anche nelle situazioni più critiche, al fine di conseguire un obiettivo comune nell’interesse dell’azienda.

Sviluppare leadership, dunque, costituirà un tassello determinante per il responsabile delle human resources, che dovrà bilanciare la propria autorità con una comunicazione sempre adeguata ed aperta che renda l’atmosfera lavorativa gradevole e stimolante.