Anagrammi esempi: eccone alcuni con parole lunghe e corte

di | 18 Mag 2022

Il nostro dizionario italiano è sempre utile nei momenti in cui sentiamo o leggiamo una parole di cui disconosciamo il significato o magari della quale non ne conosciamo l’utilizzo.

Una volta cercato e letto il significato, possiamo iniziare a usarle in modo più consapevole, che seppure complicate possono comunque essere utili all’interno della conversazione.

Scopriamo insieme il significato della parola anagramma, quando si utilizza e anche alcuni semplici esempi che ci consentono di capirne meglio il suo utilizzo.

Cosa significa la parola anagramma?

Il termine anagramma significa cambiare lettere o sillabe che compongono una parola o all’interno di una frase, in modo da potere ottenere altre parole e frasi di significato diverso e di senso compiuto. Il gioco enigmistico ad esempio, si basa proprio su questo scambio di lettere di una parola o di una frase per attribuire un altro significato.

La parola anagramma è di origine greca, composta da “ana” che significa “sopra” e “gramma” che vuol dire “lettera”. Questo processo, da sempre, viene considerato un bel passatempo per i bambini in quanto, li può aiutare ad esercitare la mente con le parole, per crearne altre oppure intere frasi di senso compiuto. Con l’avvento della tecnologia e in particolare, con l’utilizzo di Internet anche da parte dei più piccoli, il tutto è diventato tutto più semplice.

Tipologie di anagrammi

Nella lingua italiana sono presenti molti tipi di anagrammi, così distinti:

  • anagramma semplice: quando si cambia una sola parola: “nipote = pitone”;
  • anagramma a sintagma composto: quando una parola si trasforma in una frase: “bibliotecario = beato coi libri”;
  • anagramma diviso: quando due parole ne possono formare una sola o altre due: “direttori/corbezzoli = il correttore di bozze”;
  • sintagma anagrammato: quando un insieme di parole possono formare un’unità sintattica all’interno della frase: “il soldato geniere = le giornate di sole”;
  • sintagma anagrammato diviso: quando da una coppia o più parole diverse si può comporre una frase di senso compiuto: “marito/moglie/anelli = il matrimonio legale”.

Esempi di anagrammi

Anagrammare una frase o una parola, quindi cambiare e combinare altre parole o altre frasi è un procedimento che si può fare per gioco. Per i bambini che possiedono un’innata intelligenza e la capacità di creare tantissime parole oppure frasi per gioco, grazie alla loro fantasia, ma anche per chi utilizza abitualmente le lettere può essere un gioco molto divertente per inventare sempre nuove parole. Ad esempio possiamo vedere che:

  • nell’anagramma semplice: uno tra i più facili da usare perché si utilizzano solamente le lettere di un’unica parola, la parola “anno” può diventare “nano”, “cane” può diventare “acne”, “riso” può diventare “orsi”;
  • nell’anagramma a sintagma composto: un po’ più difficile parola come “il tipografo” può diventare “parto/figlio”;
  • nell’anagramma diviso: due termini diversi possono creare una frase di senso compiuto, come nel caso di “diva morente” che può diventare “vento di mare”;
  • nel sintagma anagrammato: più complicato per l’aumento delle lettere e delle frasi, parole come “democrazia cristiana” possono diventare “aristocrazia mendica”;
  • nel sintagma anagrammato diviso: ancora più complesso in quanto sia le frasi che le parole possono essere più lunghe, una frase come “e Napoli col porto e Mergellina” può diventare “il popolo emigrante l’à nel core”.