Gas per saldature autogene: è buono l’acetilene? Pro e contro

di | 19 Set 2019

Il gas per saldature autogene fu inventato da un chimico inglese nel 1836. Si tratta di un gas incolore, notevolmente infiammabile, con una temperatura di accensione di 350°. Estremamente pericoloso, può esplodere anche con minimi inneschi e per questo motivo viene spesso diluito con solventi come l’acetone. Incendiato con l’ossigeno, genera una fiamma la cui temperatura può superare i 3000°C, che lo rende utilizzabile per la lavorazione dell’acciaio, le saldature e il taglio dei metalli.

Dal colore neutro, con un odore simile a quello prodotto dall’aglio, l’acetilene viene impiegato nelle saldature e brasature, disposto all’interno di bombole o prodotto in situ da gasogeni. Gli speleologi erano soliti utilizzarlo nelle loro spedizioni per l’illuminazione, ricavandolo direttamente dal carburo di calcio, innescando una reazione a contatto con l’acqua. Come abbiamo accennato prima, essendo molto infiammabile è anche instabile sotto pressione e se trasportato deve essere sciolto in un solvente. Questa soluzione è l’acetone, che rende la materia porosa molto leggera.

Pro e contro dell’acetilene e curiosità

Ancora oggi nelle industrie, rappresenta un gas insostituibile per la saldatura e taglio dei metalli. Se non viene utilizzato con le giuste precauzioni, però, può risultare estremamente pericoloso. Uno dei maggiori pericoli è il rischio di esplosione, pertanto è consigliato evitare di fare entrare a contatto il gas con l’aria o l’ossigeno. Il gas quando entra a contatto con l’ossigeno o l’aria, può generare un composto esplosivo, che se azionato da una scintilla o una carica elettrica potrebbe causare un’esplosione.

Per evitare ciò è consigliato tenere sotto controllo gli impianti che distribuiscono il gas eliminando qualsiasi possibile perdita; proteggere le manichette di distribuzione da eventuali danneggiamenti; chiudere le valvole delle bombole del gas se non utilizzate; fare fuoriuscire l’aria contenuta nelle manichette prima di accendere il cannello per la saldatura; utilizzare tubi adatti per la saldatura prodotti a norma e infine non conservare le bombole in luoghi dove non circola aria o sotterranei. Un altro pericolo a cui si può andare incontro è il pericolo di deterioramento pertanto è opportuno proteggere le bombole dal calore ed evitare di versare il contenuto da una bombola a un’altra.

Durante il periodo della Seconda Guerra Mondiale veniva utilizzato per la costruzione delle luci delle biciclette o delle auto, dai minatori per illuminare i tunnel ma essendo un materiale incandescente e poco sicuro da usare negli ambienti chiusi e sottoterra, ben presto venne sostituito da sistemi più moderni e più sicuri.

L’uso del carburo per l’illuminazione, impiegato per la realizzazione di lampade, ha fatto sì che se ne traessero dei benefici come il colore bianco della luce della fiamma che illuminava maggiormente rispetto la tradizionale luce a gas. I proprietari degli impianti, vedendo i benefici che ne guadagnavano, erano sempre più soddisfatti tanto che iniziarono a pensare di espandere l’utilizzo del gas anche in altri settori. Per questo motivo si cominciò a utilizzare l’acetilene per la lavorazione dei metalli, dell’acciaio e soprattutto per le saldature, il tutto con strumenti a norma e le dovute precauzioni. Oggi il gas non viene più utilizzato per le illuminazioni, poiché meno sicuro dei carburanti che abbiamo sul mercato, e anche con un odore più gradevole da respirare.