I viaggi di Gulliver: trama e analisi dell’opera

di | 17 Mag 2021

I viaggi di Gulliver viene ricordato come un capolavoro inglese e racconta le disavventure in mare di un medico, che incontra popolazioni differenti su isole fantastiche. Una storia passata da generazione a generazione, con una trama ancora oggi molto attuale.

I viaggi di Gulliver – la trama

I Viaggi di Gulliver sono stati scritti dallo scrittore irlandese Jonathan Swift che ha pubblicato il capolavoro in un primo tempo in modalità anonima e poi divulgando il suo nome a seguito dell’enorme successo.

La storia racconta delle avventure di un medico di bordo – Lemuel Gulliver – che durante il suo viaggio in mare incontra popolazioni differenti in terre fantastiche: un capolavoro che ha fatto centro in merito alla diversità e di come personaggi diversi dallo standard non vengano mai accettati ma debellati dal sistema.

Questo romanzo si divide in quattro parti e si riferisce – ognuno – al viaggio che è stato intrapreso dal protagonista. La sua attività sulla terra fallisce così il medico Lemuel Gulliver decide di partire e intraprendere la via del mare dal 1699 sino al 1715 con narrazione in prima persona con un filone sotto il punta vista ironico nonché distaccato da quelli che sono i reali resoconti di viaggio.

Il primo viaggio è quello più amato e conosciuto e racconta di Gulliver che lascia Bristol con una nave che naufraga. Il medico si ritrova su un’isola misteriosa che viene chiama Lilliput: il protagonista non è solo ma in compagnia degli abitanti che sono minuscoli, con una altezza di circa 15 centimetri.

Per paura è stato legato con tantissime reti, proprio perché questo gigante con un solo movimento potrebbe devastare tutta la loro terra. Nonostante un primo impatto leggermente particolare, questi abitanti in miniatura sono cordiali con Gulliver tanto da condurlo in città e sfamarlo. L’imperatore chiede a Gulliver di poter essere la loro arma contro l’isola vicina che è abitata da creature nemiche che sono in guerra per una controversia, ovvero da quale parte si spacca un uovo.

Gulliver per ringraziare dell’ospitalità accetta ma dopo una serie di avventure viene dichiarato traditore e condannato a morte: il medico fugge grazie ad una barca abbandonata e qualcuno lo recupera per riportarlo a casa.

Il secondo viaggio è introspettivo, infatti il medico si trova – dopo una tempesta – su un’isola e qui sarà lui piccolo mentre gli abitanti giganti di 22 metri. Uno dei cittadini lo trova tra l’erba e lo tratta come un animale domestico in grado di fargli fare tantissimi soldi. Un giorno la Regina lo chiede per far divertire la corte e gli costruiscono una casetta portatile: ha occasione di parlare con l’imperatore e chiede di poter essere liberato viste le sue condizioni non proprio ottimali. Bisogna considerare che anche gli animali sono per lui un pericolo: Gulliver viene rapito da un’aquila durante una gita e poi cade in mare, cercando nuovamente di raggiungere casa per raggiungere moglie e figli.

I viaggi di Gulliver – La morale

Questi viaggi portano il lettore ad una introspezione che negli anni è stata sviscerata da scrittori e critici. La struttura è similare ma le sue condizioni differenti: nonostante ogni volta cerchi di scappare, poi è intenzionato a tornare a casa sua. La diversità di Gulliver ad ogni viaggio mette in evidenza di come la diversità venga messa su un piatto fatto di tradimenti, giochi, umiliazioni e non comprensione del personaggio.