Il reddito di cittadinanza tra delusione e realtà

di | 9 Nov 2018

E’ stato il cavallo di battaglia che ha portato il Movimento 5 stelle ad aggiudicarsi le elezioni. E’ una manovra di grande civiltà. Tutte le potenze economiche più all’avanguardia dispongono di questa misura assistenziale nei riguardi delle fasce di popolazione più deboli, e mai, come in questi ahimè tristi tempi in Italia si avverte il bisogno di una misura di supporto come il reddito di cittadinanza. Ammettiamolo, abbiamo tutti in famiglia un precario, un cugino, un fratello o un amico che si ritrova a barcamenarsi tra la disoccupazione e l’inattività per via di questi tempi grami dal punto di vista economico. Ed ecco che se sulle prima il reddito di cittadinanza poteva essere una misura politica in grado di restituire la dignità alle persone ora ci si ritrova a fare i conti con una misura economica abbozzata solo sulle fantasie poiché fallace da ogni punto di vista.

Il reddito di cittadinanza: cos’è e quali sono le caratteristiche per richiederlo

Il reddito di cittadinanza è una misura che prevede di coprire fino a 780 euro mensile in presenza di alcuni requisiti specifici. Tutti coloro che hanno un reddito pari a zero avranno diritto a questo importo per intero, mentre invece per gli altri rappresenterà una misura integrativa al reddito fino a raggiungere la soglia dei 780 euro. Questa quota inoltre cambia a seconda del numero dei componenti del nucleo familiare a cui ne fanno parte. In una famiglia di genitori disoccupati con figlio a carico il reddito salirà fino a 1630 euro, in una famiglia composta da due genitori ed un solo figlio invece 1014 euro. Chi possiede un immobile di proprietà non avrà diritto alla quota intera ma questa verrà decurtata di una quota definita di “affitto imputato” che ammonterà a 380 euro.

I requisiti che permetteranno di accedere a questo programma economico si sono fatti stringenti di settimana in settimana, così come quelli per mantenerla nel tempo. Qualora dovessimo risultare in possesso di questi requisiti, potremmo fare domanda presso un centro per l’impiego per avviare le procedure. Saranno questi uffici (spesso inefficaci) a gestire le richieste e monitorare la persistenza delle condizione reputate adeguate all’erogazione del reddito di cittadinanza. Onde evitare che questa misura economica si trasformi in una sorta di incentivo all’inoccupazione o all’integrazione di questa somma ad entrate in nero, i disoccupati dovranno iscriversi ai centri per l’impiego, frequentare quindi corsi di qualificazione professionale e non potranno rifiutare tre offerte di lavoro consecutive.

Requisti per accedere al sussidio statale:

  • Essere maggiorenne.
  • Essere disoccupati o inoccupati.
  • Avere un reddito di lavoro inferiore alla soglia di povertà in Italia, stabilita dall’ISTAT.
  • Percepire una pensione inferiore alla soglia di povertà.
  • Essere residenti in Italia da almeno 10 anni

Non basterà possedere questi requisiti, una volta ottenuto il reddito di cittadinanza, dovremo rispettare altri punti per continuare a godere del diritto di percepire il reddito, onde evitare che le persone decidano di astenersi dal prendere parte a qualsiasi lavoro o integrare questa misura economica ad altro lavoro i cui proventi saranno in nero ci saranno altri punti da rispettare. Vediamo insieme quali.

  • I disoccupati, per poter conservare il reddito di cittadinanza, dovranno iscriversi a un centro per l’impiego
  • Bisognerà offrire all’incirca 8 ore settimanali alla comunità per progetti e lavori socialmente utili
  • Frequentare corsi di qualificazione o riqualificazione professionale
  • Sarà obbligatorio comunicare tempestivamente ogni variazione di reddito
  • E’ obbligatorio accettare una delle prime tre offerte di lavoro pervenute.
  • Bisognerà effettuare la ricerca di un lavoro per almeno due ore al giorno
  • Sarà necessario non recedere da un contratto senza giusta causa due volte in un anno.

Il reddito di cittadinanza sarà inoltre erogato per massimo 3 anni.

Funzionamento del reddito di cittadinanza

Il reddito che sarà erogato non potrà essere consumato in contati, ciò significa che ci verrà data una card (tipo bancomat) su cui verrà caricato di volta in volta l’importo del reddito percepito spendibile per via elettronica. Ciò significa che si potrà adoperare attraverso un bancomat, ma non sarà possibile prelevare alcun importo tramite sportelli bancari. Questo vincolo è stato stipulato per indicare la tracciabilità degli acquisti, inoltre non tutti i beni potranno essere acquistati. Tra quelli ottenibili ci sono quelli di prima necessità, i capi d’abbigliamento e gli affitti immobiliari. Non saranno spendibili attraverso acquisti di prodotti definiti come “superflui” come i prodotti elettronici o i tabacchi. Questo importo non potrà inoltre essere spendibile all’estero, misura adoperata per agevolare la circolazione dell’economia italiana. A fine giornata sarà lo Stato a pagare ai commercianti gli acquisti da noi effettuati.