Penisola Sorrentina: le bellezze di Vico Equense

di | 5 Mag 2022

Dopo il freddo dell’inverno molti desiderano prenotare una vacanza che permetta a chiunque di rilassarsi in riva al mare o scoprire nuove città.
Infatti, in Italia vi sono molti borghi che nonostante non siano famosi come i capoluoghi, dovrebbero essere visitati in quanto sono piccoli paradisi terrestri, come può essere Vico Equense.
Questa località che si trova nella penisola sorrentina sorge su rocce di tufo e di calcare, nascondendo tesori preziosi. Infatti, negli ultimi anni molti turisti l’hanno scelta come meta per la loro villeggiatura, avendo, pertanto, l’opportunità di mangiare buon cibo o sorseggiare un cocktail dinanzi a un panorama mozzafiato presso i migliori stabilimenti balneari, come Il Bikini di Vico Equense  il quale offre ai suoi clienti innumerevoli servizi.

Tra arte, castelli e acque termali: cosa nasconde questo piccolo paradiso terrestre?

In questo piccolo borgo vi sono dei veri e propri gioielli come l’ex Cattedrale di Santa Maria Annunziata edificata sulla roccia a strapiombo sul mare affinché fossero evitati i saccheggiamenti dei pirati. Infatti, inizialmente la chiesa si trovava nella parte bassa della città e solo nel XIV secolo occupò questa sua posizione attuale creando un’atmosfera molto suggestiva evidenziata anche dal suo stile architettonico. Infatti la sua facciata esterna è stata realizzata in stile barocco, mentre si contraddistingue l’interno, diviso in tre navate, in quanto per il suo compimento è stata utilizzata l’arte gotica poco diffusa nella penisola Sorrentina. Tra l’altro, essendo stata cattedrale fino ai primi del 800 accolse il feretro del più grande giurista del Regno di Napoli, Gaetano Filangieri, il quale si spense a causa di una malattia proprio a Vico Equense. Inoltre, il turista ha anche la possibilità, dopo aver visitato la chiesa, di ammirare da quell’altezza la vastità del paesaggio.

Vi è una magnifica vista anche dal Castello Giusso, costruito per scopi militari e difensivi alla fine del XIII secolo su richiesta del re Carlo II D’Angiò. In seguito, fu acquistato dalla famiglia Giusso, precisamente Girolamo e Luigi Giusso, la quale la sfruttò come sua residenza e promosse diversi lavori di restauro, tra cui la realizzazione di alcuni affreschi presenti nei saloni dei Ventagli e delle Armi, oltre all’edificazione della cappella in onore a Santa Maria della Stella. Nonostante le suddette restaurazioni, non sono state apportate alcune modifiche alla terrazza sul mare e alla cinta muraria rispettando in tal modo l’impianto originario. Infatti, non è un caso che oggi il castello ospiti diversi eventi dai matrimoni ai convegni in quanto la sua bellezza è incommensurabile. Gli amanti dell’arte hanno anche l’occasione di visitare il museo archeologico, Antiquarium Silio Italico, nel quale si possono ammirare non solo alcuni oggetti trovati all’interno di alcune necropoli, rinvenute a seguito dei lavori urbanistici, ma anche accessori di vario genere e di uso quotidiano, come armi o anfore, risalenti al lasso temporale che va dal VII secolo A.C. all’età romana.

Da ultimo, dopo aver appagato la propria sete di conoscenza, il villeggiante può decidere di rilassarsi  presso le Terme di Scrajo le quali prevedono diversi trattamenti terapeutici per contrastare alcune patologie come quelle respiratorie o muscolo-scheletriche sfruttando le acque sulfuree presenti nel terreno.

Vico Equense: trekking sul Monte Faito

Il Monte Faito, che è la vetta più alta della catena dei Monti Lattari, è compreso tra Vico Equense e Castellammare di Stabia. Essendo lo stesso a pochi chilometri dal borgo, chi vuole trascorrere una giornata a contatto con la natura, può decidere di organizzare diverse scampagnate avendo a sua disposizione, in base all’esperienza, molti percorsi, tra cui si possono rammentare i sentieri fino al Monte Molare o alla Croce della Conocchia. Infine, l’escursionista ha, altresì, la possibilità di godersi un magnifico panorama sul Golfo di Napoli.