Salute della donna: l’importanza del vaccino anti papillomavirus

di | 24 Mag 2021

Il papillomavirus può mettere a serio rischio la salute delle donne. Nel tempo, attraverso numerosi studi, è stata evidenziata l’importanza che il vaccino anti HPV riveste nella prevenzione delle neoplasie che il virus potrebbe generare nelle contraenti.

Ecco perché risulta fondamentale richiederne la somministrazione, possibilmente in giovane età. In questo modo, attraverso un’ampia campagna di vaccinazioni, è possibile limitare al minimo la diffusione del virus.

Naturalmente, il vaccino anti papillomavirus (HPV) è un alleato prezioso, ma un ruolo altrettanto fondamentale è rivestito dalla ricerca scientifica, che al momento è impegnata nell’individuare strategie di tutela alternative, imprescindibili in tutti quei casi in cui il vaccino non si rivela efficace.

Il papillomavirus e le sue possibili conseguenze

È stato dimostrato che il papillomavirus può essere considerato il responsabile dell’emergere dell’infezione correlata. Una problematica che per sua natura si trasmette e si diffonde principalmente per via sessuale. L’infezione da papillomavirus può così causare condilomi o verruche che risultano essere altamente contagiose e che possono compromettere il benessere della persona che le contrae.

Un altro aspetto da tenere in notevole considerazione è dato dalla rilevazione che una parte di queste infezioni trasmesse possono poi mutare dando origine a forme tumorali. È il caso, ad esempio, del tumore della cervice uterina.

Quest’ultimo non è però l’unico rischio a cui si può andare incontro. Le lesioni generate dal papillomavirus possono difatti aprire la via ad altri tipi di tumori localizzati sempre nell’area genitale o nella cavità orale.

Le patologie naturalmente possono manifestarsi tanto nelle donne che negli uomini, ma hanno un’incidenza maggiore tra la popolazione femminile. È bene ricordare, inoltre, che la componente di trasmissione per via sessuale, inoltre, non può essere limitata esclusivamente dall’uso di dispositivi contraccettivi.

Un vaccino a sostegno della salute della donna

Dalle considerazioni appena emerse si può comprendere l’importanza che riveste avvalersi della vaccinazione anti papillomavirus.

È bene sapere che esistono diversi ceppi del virus, che a volte possono dare origine a lesioni benigne e in altri casi possono dare avvio alla formazione di una neoplasia. In particolare, nel corso del tempo ne sono stati individuati due tipi che possono essere considerati fra i più rischiosi proprio per l’elevata contagiosità e l’emergere associato di forme tumorali. Sulla base di queste conoscenze è stato progettato e formulato l’attuale vaccino contro l’HPV.

Data la particolarità dell’infezione sono emerse anche alcune linee guida utili per incrementare l’efficacia del trattamento vaccinale. A tal proposito risulta fondamentale vaccinare le persone fin dalla pre-adolescenza. Motivo per cui l’età consigliata per sottoporsi al vaccino è indicata attorno ai dodici anni.

La scelta di una somministrazione in tale fascia d’età è legata principalmente al fatto che la trasmissione per via sessuale, associata alla lentezza della possibile progressione dell’evoluzione tumorale, rende consigliabile iniziare il prima possibile. In questo modo si ha la possibilità di ottenere risultati migliori dalla somministrazione prima dell’avvio dell’attività sessuale dei giovani.

Il vaccino anti papillomavirus aiuta sotto molteplici fronti. Da un lato permette di limitare a minimo l’eventuale trasmissione e il rischio di contrarre forme che possono poi dare vita a tumori. Per di più, la vaccinazione fornisce a operatori e genitori l’occasione di fare luce su dubbi o problematiche connesse alla vita sessuale dei ragazzi. Una possibilità per incrementare dunque la consapevolezza e le accortezze da prendere in considerazione per la tutela della propria salute.