Umidificatore fai da te: come fare? Tecniche e consigli

di | 22 Mag 2020

Assicurarsi che in casa ci sia una buona qualità dell’aria è fondamentale, perché sia un’aria troppo umida sia un’aria troppo secca possono portare dei problemi di salute, tra cui disidratazione, problemi respiratori o dolori da reumatismi. Inoltre, un’aria cattiva può danneggiare anche mobili in legno, lo stucco dei muri e tanti altri elementi casalinghi.

Uno dei fattori da tenere maggiormente sotto controllo, quindi, è l’umidità: per avere un giusto equilibrio in casa, la percentuale ideale è un valore compreso tra il 35% e il 50%. Ma come fare a raggiungere e mantenere questi parametri? Se non si vuole ricorrere a un apparecchio elettronico, sono molti i metodi efficaci e alternativi per migliorare l’aria in casa creando un umidificatore fai da te!

Umidificatore fai da te

Partiamo specificando che, ovviamente, la resa di un umidificatore fatto in casa sarà indubbiamente inferiore rispetto a quelli che si trovano sul mercato e che sono alimentati da energia elettrica: il fai da te, in questo, è una buona soluzione per riuscire ad ottenere una resa nella media senza spendere soldi o consumare troppa elettricità.

Il metodo più semplice per creare un umidificatore fatto in casa è anche il più tradizionale, ovvero l’utilizzo di una vaschetta dell’acqua: bisogna semplicemente agganciare questo oggetto ai termosifoni, con un gancio o con una calamita per esempio, e poi sarà il calore generato a far evaporare l’acqua e a rilasciarla nell’aria sotto forma di umidità.

Si possono sia acquistare vaschette dell’acqua specificatamente pensate per i termosifoni, o altrimenti si possono riutilizzare vaschette, barattoli o contenitori che abbiamo già dentro casa.

Raccomandiamo di porre diversi umidificatori per ogni stanza in cui si vuole regolare l’umidità nell’aria, e per evitare di ottenere l’effetto opposto, e che l’aria diventi troppo umida, di arieggiare regolarmente le stanze aprendo porte e finestre: un ricambio d’aria completo avviene in pochi minuti, e si consiglia di effettuarlo almeno una volta nelle prime ore del mattino.

Inoltre, se oltre a umidificare vogliamo anche profumare la casa, possiamo aggiungere un po’ di olio essenziale della profumazione che preferiamo all’interno della vaschetta con l’acqua.

Umidificatore fai da te: i metodi alternativi

Esistono anche altri metodi per rendere l’aria di casa più umida, dei trucchetti utili e facilmente applicabili nella vita di tutti i giorni.

  1. Il metodo più naturale, semplice ed economico è quello di sfruttare l’umidità del bucato bagnato, da stendere o sullo stendino o anche su un termosifone caldo: in questo modo l’umidità del panno bagnato uscirà e si diffonderà nell’aria, andandone a bilanciare l’umidità.
  2. Un’altra soluzione veloce e a costo zero è quella di lasciare aperta la porta del bagno dopo aver utilizzato la doccia o la vasca: in questo modo, l’umidità che si è creata all’interno andrà a distribuirsi anche negli ambienti limitrofi.
  3. Una pentola d’acqua sul fuoco avrà esattamente lo stesso effetto della vaschetta sul termosifone: quando si cucinano pasta riso, quando si bolle l’acqua per il tè o anche semplicemente se si mette a bollire una pentola d’acqua, il processo di ebollizione porterà in casa l’umidità che ricercate.
  4. Sono molto utili anche i brucia essenze, che oltre a profumare la casa aiutano anche nel bilanciamento dell’umidità. Quelli più capienti permettono di inserire molta acqua, mentre gli ionizzatori, molto diffusi in commercio, uniscono il profumo alla ionizzazione attraverso una vaporizzazione che si diffonde nell’ambiente, rendendo notevolmente migliore la qualità dell’aria.