Alla scoperta dei droni automatizzati: come funzionano e quali vantaggi offrono

di | 14 Giu 2022

I droni automatizzati rappresentano una soluzione all’avanguardia che, sfruttando le ultime tecnologie nel campo dell’automazione, consente di condurre con estrema precisione delle operazioni ad alto impatto.

I campi di applicazione sono numerosi e vanno dal miglioramento della qualità della vita in città e nei luoghi pubblici, fino alle indagini territoriali che riguardano estesi siti industriali.

Questa particolare tipologia di drone, infatti, non richiede la presenza di un pilota in loco per funzionare: da qui derivano una serie di importanti vantaggi che rendono questa tecnologia la scelta ideale per tutte quelle attività di sorveglianza e di analisi che difficilmente potrebbero essere portate a termine da un operatore.

Naturalmente, per sfruttare al meglio le potenzialità di questi dispositivi è fondamentale disporre di soluzioni di qualità e altamente performanti, sviluppate da aziende specializzate nella realizzazione di droni industriali.

Tra le principali realtà produttive del settore si distingue per esempio Dronus, start-up italiana che ha dato vita a NEST 250, un sistema brevettato ed automatizzato di droni senza la necessità di pilota sul posto.

Droni automatizzati: i principali campi di applicazione

Fra i campi di applicazione in cui questa tecnologia può essere utilizzata è possibile annoverare il controllo delle aree industriali.

I siti deputati alla produzione industriale sono solitamente molto estesi e l’attività di sorveglianza svolta da un operatore può richiedere un grande quantitativo di ore. Per questo motivo, delegare tale compito a un velivolo automatizzato consente un forte risparmio economico e permette, tra l’altro, di poter indagare a fondo anche porzioni di territorio che, a causa della loro elevata pericolosità, sono interdette all’ingresso umano.

Oltre ai siti industriali veri e propri, un altro campo applicativo è rappresentato dal controllo delle infrastrutture cosiddette “critiche”, ovvero complessi in genere molto difficili da ispezionare.

Piattaforme petrolifere posizionate in luoghi remoti, centrali elettriche o stabilimenti chimici rappresentano solo un piccolo esempio di questi luoghi che, proprio a causa della loro importanza, devono essere sottoposti a indagini periodiche.

I droni automatizzati riescono ad analizzare le aree d’interesse sfruttando sensori, telecamere ottiche e ad infrarossi, e segnalando così, in tempo reale, e in modo estremamente preciso, eventuali anomalie da correggere.

I droni senza pilota nelle città del futuro

I droni automatizzati trovano un ideale campo di utilizzo anche per il miglioramento delle città.

Possono infatti essere impiegati per il controllo dell’ordine pubblico, in tutte quelle situazioni ad alto rischio per l’uomo, per gestire interventi di emergenza durante condizioni atmosferiche proibitive e disastri ambientali, per coordinare le attività di aiuto alla popolazione e segnalare eventuali aree in cui è preferibile non avvicinarsi.

Inoltre, trovano un ottimo impiego anche per quanto riguarda tutta quella parte di attività di controllo edilizio che, soprattutto in un paese dal patrimonio storico artistico così fragile come l’Italia, dovrebbe essere portata avanti costantemente.

A causa di mancanza di fondi o di organico, invece, spesso gli edifici, anche pubblici, vengono abbandonati al degrado e all’incuria, con tutti i rischi per il cittadino che tale attività comporta. I droni automatizzati rappresentano un aiuto efficace nella manutenzione dei fabbricati perché riescono ad avventurarsi in aree normalmente di difficilissimo accesso.

Grazie alle ispezioni aree, inoltre, offrono uno sguardo d’insieme e sulla città e forniscono utili informazioni circa lo stato di conservazione delle infrastrutture. Un ulteriore utilizzo, infine, è legato al monitoraggio del traffico, preziosa attività che in futuro diventerà sempre più essenziale nell’organizzazione della vita cittadina.