Leo Gassmann: biografia, storia e curiosità

di | 5 Gen 2022

Si dedica alla musica fin da piccolo, è una conoscenza familiare per chi ha seguito il talent show X Factor 2018 e ha vinto Sanremo 2020 nella categoria Nuove Proposte con il gradevole brano pop Vai bene così: è Leo Gassmann, figlio e nipote rispettivamente di Alessandro e Vittorio, un giovane che, nonostante il cognome importante, si è preparato e ha fatto la gavetta.

La biografia di Leo Gassmann: studio e gavetta

Leo Gassmann, figlio di Alessandro Gassmann e Sabrina Knaflitz, è nato a Roma, il 22 novembre 1998. Si è dedicato allo studio della musica da piccolo: dopo l’approccio alla chitarra classica, a 9 anni è all’Accademia di Santa Cecilia, qui ha studiato lo strumento e solfeggio. In seguito, è passato a studiare canto. Ha vinto un concorso canoro all’età di 14 anni, mentre a 19 è tra i concorrenti della dodicesima edizione di X Factor (Italia), dove accede alla semifinale. Arriva quinto con il pezzo Piume, una canzone d’amore riflessiva e di una certa profondità, riscrittura in italiano di un brano inedito di Lewis Capaldi.

Con la Universal Music sono usciti, invece, Cosa sarà di noi? (22 marzo 2019) e Dimmi dove sei (28 giugno). Leo passa, poi, le selezioni di Sanremo Giovani 2019 e approda a Sanremo 2020, vincendo tra le Nuove Proposte. Il 7 febbraio, giorno che lo ha visto riportare la vittoria sanremese, esce Strike, primo album in studio del giovane cantautore romano. Nel 2020 vince pure il Premio Penisola Sorrentina 2020. Leo ha un’esperienza anche da doppiatore: ha prestato infatti la voce al personaggio di Guy in I Croods 2 – Una nuova era (2020), film d’animazione per la regia di Joel Crawford. I brani di Leo Gassmann sono disponibili sul suo canale YouTube.

La storia: un ragazzo preparato

Romano di nascita e appartenente a una famiglia storica del mondo dello spettacolo italiano, Leo è comunque un ragazzo preparato che, dopo gli studi accademici, ha studiato canto. Il giovane ha un cognome importantissimo ma ha anche dichiarato di non essere un raccomandato, di aver fatto il percorso che hanno fatto tutti per partecipare alla kermesse sanremese. Dopo la vittoria nelle Nuove Proposte, il lunedì successivo era all’università a Roma per una lezione.

Non sembra essere, quindi, un artista che ha avuto per forza la strada spianata dal suo cognome. Ha avuto anche le sue amarezze: lo stesso brano che gli ha valso la vittoria sanremese, Vai bene così, è stato da lui scritto a seguito di esperienze professionali e relazionali deludenti. Il pezzo, che inizia molto soavemente, diventa poi più sostenuto e deciso, ed è un invito ad accettarsi.

Curiosità e i profili social

Tra le curiosità riguardanti Leo, c’è innanzitutto quella sulla genesi di Vai bene così: il cantautore sentiva il bisogno di sentirsi dire parole che lo consolassero. Non trovando quello che cercava su Spotify, ha scritto direttamente da sé ciò che gli occorreva in quel momento, con un messaggio che ha anche un valore universale. Sempre riguardo il brano sanremese, la canzone si conclude con un coro che canta “Asimbonanga”: è lingua zulu, significa “Non lo abbiamo visto” (riferimento alla prigionia di Nelson Mandela), inno contro l’apartheid in Sudafrica, titolo di un brano di Johnny Clegg, lo “zulu bianco”.

Leo è un personaggio presente sui social. Oltre ad avere una fanpage su Facebook seguita da quasi 10.000 persone, gli ammiratori del giovane Gassmann possono seguirlo sull’account di Instagram che conta oltre 240.000 follower. Sono presenti naturalmente foto e video della sua attività artistica, ma da Ig si può anche dedurre che il cantautore ama la natura. Ci sono pure delle foto con il suo cane.